Giorgia Soleri si racconta ad Oggi è un altro giorno
Giorgia Soleri si racconta ad Oggi è un altro giorno. A proposito della vulvodinia confessa: "Ho iniziato a stare male a sedici anni".
Giorgia Soleri, la fidanzata di Damiano dei Maneskin si racconta ad Oggi è un altro giorno. Scopriamo, insieme, le sue parole.
Giorgia Soleri: la poesia è la mia cura per il corpo e per l’anima
“Io sono una scrittrice da sempre, scrivo da sempre, quindi mi capita spesso di riflettere sia sulle emozioni positive sia su quelle negative. È difficile, molto difficile, vivere il dolore con ottimismo. Io dico sempre che il dolore non deve essere utile per forza. A volte è dolore e basta e va bene così. Saper prendere quel dolore e trasformarlo in qualcosa di positivo, in qualche modo, per sé e per gli altri è stata la mia ancora di salvezza” -dichiara.
Giorgia Soleri: “La mia battaglia contro la vulvodinia”
“Io ho avuto un ritardo diagnostico di otto anni. La media è sui quattro-sei anni, circa. La vulvodinia e la neuropatia del pudendo sono due malattie che spesso vengono passate per malattie psicosomatiche e questo è un problema su vari fronti: intanto perché non viene riconosciuta la malattia e, di conseguenza, non si ha una diagnosi ed una terapia per poter guarire e poi perché i disturbi psicosomatici vengono considerati di serie B[…] In realtà la salute mentale è importantissima ed è strettamente connessa anche alla salute fisica…”-racconta la fidanzata del famoso cantante dei Maneskin.
Vulvodinia: “Ne soffre una donna su sette”
“È molto comune, ne soffre circa una donna su sette. Non è assolutamente una malattia rara. I sintomi sono i più disparati. A me, nel dettaglio, aveva preso molto la vescica, quindi io avevo queste continue cistiti -le consideravo cistiti- ma poi non lo erano. […]. Io ho iniziato a stare male a sedici anni ed ho avuto la diagnosi a 24…”-confessa la giovane a Serena Bortone.
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