8 Aprile 2021 - 16:55

Governo e Regioni: il confronto decisivo su recovery e vaccini

Governo

In corso la conferenza delle Regioni e Province in vista dell’importante confronto con il Governo su piano vaccinale e recovery plan

Il Governo guidato da Mario Draghi, incontrerà i rappresentanti dei governatori, dell’Anci e dell’Upi per discutere sul Recovery plan che dovrà essere presentato dal governo a Bruxelles entro fine aprile. Il tavolo sarà anche l’occasione per fare il punto su vaccini e non è escluso che si discuta anche del dossier riaperture.

La priorità delle Regioni è il piano vaccinale

Le richieste si fanno sempre più pressanti per trovare nuova chiarezza. I governatori chiedono che vengano definiti elementi quantitativi e qualitativi per evitare che le scelte che ogni regione dovrà fare in relazione alla disponibilità di vaccini possano apparire arbitrarie. Inoltre, chiedono che i ministri Speranza e Giorgetti e il commissario Figliuolo definiscano a partire da quale fase della campagna di vaccinazione si potrà avviare la vaccinazione per le attività economiche e produttive.  L’obiettivo, anche quello del premier Draghi, è sempre quello di arrivare a 500 mila dosi al giorno entro fine aprile. I presidenti di Regione sono però concordi sul fatto che la strada è davvero in salita.

Il caos su AstraZeneca

Le perplessità su AstraZeneca hanno fatto registrare percentuali alte di disdette del farmaco della casa anglo-svedese. I governatori prentendono chiarezza al governo e al Cts. “Dovete prendervi la responsabilità di comunicazioni chiare”, questa la richiesta delle Regioni durante l’incontro che si è tenuto nella serata di ieri alla presenza di Locatelli, del commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo e del ministro della Salute Speranza. I governatori hanno chiesto che arrivino indicazioni tramite una circolare. La certezza è che ci sarà una raccomandazione di somministrare AstraZeneca sopra i 60 anni, sulla falsariga di quanto deciso da Bruxelles. Lo stesso Speranza ha riferito che, in generale, il piano vaccinale non cambia.

In bilico tra riaperture e sostegni

Sul fronte riaperture, secondo quanto è emerso dall’incontro di ieri tra governatori, ministri e Cts, il timore è che non ci saranno margini per un allentamento delle misure. Da qui la possibilità dell’ennesima spaccatura tra esecutivo e enti locali. Altra richiesta che arriverà sul tavolo di palazzo Chigi quella di accelerare con il via libera a nuovi aiuti alle categorie danneggiate dal lockdown di Pasqua. Il dl Sostegni bis arriverà solo dopo il Def, con il Consiglio dei ministri previsto per il 14 aprile. Solo allora il provvedimento verrà trasmesso alle Camere per essere approvato la settimana successiva. Il nuovo scostamento di bilancio potrebbe attestarsi sulla cifra di 30 miliardi.

La necessità di decisioni unitarie

Il momento della pandemia che stiamo vivendo è forse il più delicato: a metà tra la luce in fondo al tunnel e il buio che ancora ci attanaglia. L’esasperazione non si sta mostrando soltanto tra i singoli individui nella quotidianità ma ormai ha fatto breccia anche a livello istituzionale. Le pretese di singoli partiti o governatori di Regione rischiano di creare un ingorgo decisionale in grado di stravolgere la catena di comando. Mai come oggi dal febbraio dello scorso anno, il Governo e tutte le sue ramificazioni (Regionali, Provinciali, Comunali) devono lavorare all’unisono verso un obiettivo che ormai sappiamo essere possibile: uscire dalla fase critica di un’emergenza che solo nel nostro Paese sembra assumere connotati infiniti.