5 Aprile 2018 - 10:49

Governo, giornata clou per le consultazioni al Colle

taglio dei parlamentari

Consultazioni di Governo, oggi Mattarella riceverà le delegazioni dei principali partiti. Ecco le linee ufficiali dei diversi gruppi e gli scenari possibili

Oggi 5 aprile il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella riceverà i rappresentanti delle principali forze politiche per le consultazioni di governo. Saliranno al Colle, in ordine, il Partito Democratico, Forza Italia, la Lega e, nel pomeriggio, il Movimento Cinque Stelle.

La delegazione PD è composta dal segretario Maurizio Martina, dal Presidente Matteo Orfiin e dai capigruppo Delrio (Camera) e Marcucci (Senato). Come ampiamente anticipato, il PD non si dichiarerà interessato a formare un governo, occupando un ruolo di opposizione dopo la sconfitta elettorale.

Forza Italia, invece, la cui delegazione sarà composta da Berlusconi e dalle capogruppo Bernini e Gelmini, si dichiarerà disponibile ad un governo di centrodestra, in linea con la vittoria elettorale. Permangono ancora dubbi sulla figura che sarà indicata come premier.

Le consultazioni della Lega saranno quelle più interessanti: da una parte infatti Salvini vuole mantenere unita la coalizione di centrodestra, dall’altra se questa non raggiungesse i numeri necessari per la fiducia, il leader del Carroccio potrebbe decidere di rompere gli schemi ed esplorare più seriamente che nelle scorse settimane la possibilità di un governo con i Cinque Stelle. Sarà però necessario aspettare invece di sbilanciarsi in previsioni senza troppo fondamento.

I Cinque Stelle, per conto di Luigi di Maio, non potranno che ripetere la solita linea: accetteranno solo Di Maio come premier, e qualunque alleanza potrà basarsi solo su un’accettazione in toto delle proposte pentastellate. Una linea certo motivata dalla necessità di non disperdere il risultato elettorale, ma non dialogante. Certo, occorrerà vedere se sullo sfondo si svolgeranno altre trattative con la Lega di Salvini, magari attraverso un accordo su punti specifici e con l’individuazione di un premier esterno ad entrambe le forze politiche.

Non è detto che si arrivi subito ad un governo. È formalmente possibile, infatti, e anzi probabile nell’attuale situazione, che si renda necessario un secondo giro di consultazioni.

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