22 Ottobre 2018 - 14:45

Governo: il teatrino tra Beppe Grillo e Mattarella e le pezze di Conte

beppe grillo

Il fondatore Beppe Grillo attacca il Capo dello Stato, dicendo di voler ridimensionare il Colle. E Conte ci mette l’ennesima pezza

L’ultima di una serie di uscite, quelle di Beppe Grillo, che ha messo in imbarazzo l’intero Movimento. E Giuseppe Conte non l’avrà presa di certo bene. Non a caso, il premier, subito dopo, ha telefonato Sergio Mattarella per metterci una pezza. Una telefonata di cortesia, dicono da Palazzo Chigi. Ma non è stata proprio così.

Il capo dello Stato ha troppi poteri, dobbiamo toglierli.” aveva detto Beppe Grillo ieri, lanciando una sorta di provocazione. Provocazione che ha suscitato l’ira del presidente della Repubblica, che ha subito ricevuto la telefonata del premier Giuseppe Conte, in versione pompiere, che ha spento un incendio che stava assumendo dimensioni incontrollabili.

Sono posizioni personali di Grillo che non coinvolgono affatto il M5S o un manifesto politico. Non c’è nulla del genere nel contratto di Governo. C’è stata una mia conversazione col presidente della Repubblica, abbiamo anche commentato ma il presidente era molto sereno. Non montiamo polemiche inutili.” ha dichiarato Giuseppe Conte.

Duri anche gli attacchi dell’opposizione. Il segretario del PD, Maurizio Martina, ha commentato la vicenda: “Il comico miliardario prenda in giro chi vuole, non c’è alcun problema a farsi due risate al circo di domenica, ma lasci stare la Costituzione e il ruolo di garanzia del Quirinale. Il Capo dello Stato non si tocca, caro Grillo.

E non è tutto. Perché Beppe Grillo ha anche compiuto un’ulteriore gaffe, sempre dal palco di Italia a 5 Stelle, dove il comico ha parlato di autismo e sindrome di Asperger.

La sindrome di Asperger e l’attacco del PD

Chi siamo? Siamo pieni di malattie nevrotiche, siamo pieni di autistici, l’autismo è la malattia del secolo. L’autismo non lo riconosci, per esempio è la sindrome di Asperger… c’è pieno di questi filosofi in televisione che hanno la sindrome di Asperger. Che è quella sindrome di quelli che parlano in quel modo e non capiscono che l’altro non sta capendo. E vanno avanti e fanno magari esempi che non c’entrano un cazzo con quello che sta dicendo, hanno quel tono sempre uguale. C’è pieno di psicopatici.” ha dichiarato Grillo, dal palco di Italia a 5 Stelle.

In molti sui social hanno giudicato inopportuno il richiamo di Grillo a malattie così serie. Tra i molti, anche l’ex premier Matteo Renzi, che su Twitter ci va giù duro.
Beppe Grillo al raduno del M5Stelle ha attaccato Mattarella, Macron, l’opposizione. E tutti hanno reagito, giustamente. Ma poi ha fatto peggio: ha preso in giro chi soffre di autismo. Insultare un bambino autistico è peggio di insultare un presidente. Beppe Grillo, fai schifo.“

Insomma, in qualche modo alle sue frasi non politically correct il garante del Movimento 5 Stelle non riesce proprio a rinunciare. E gli stessi politici del partito, ora, stanno incominciando a stancarsi. Questo, infatti, è l’ennesimo caso in cui il presidente del Consiglio ripara ad una “staffilata” dell’ex comico, che di certo non lesina la sua vena grottesca, neanche ora che è parte proprio di quella “casta” che tanto odia.

Gli autistici insorgono

Questa volta, però, Renzi non è da solo. A protestare e a fargli eco, infatti, è anche il giornalista Gianluca Nicoletti, ideatore del sito web “Per noi autistici” e padre di un ragazzo autistico di 18 anni. Nicoletti, che è impegnato da diversi anni a diffondere cultura sull’autismo e la neuro diversità, scrive direttamente al fondatore del M5S.

Caro Beppe Grillo, tanti mi stanno scrivendo incazzati per quello che hai detto oggi al Circo Massimo, ma hanno paura di dirtelo apertamente, non conviene farsi nemici dalla parte di quelli che stanno sul carro del vincitore.

Te lo dico io che nulla ho da perdere e faccio parte di quei ‘malati’ cui accennavi oggi.

Non è bello prendere in giro noi autistici, darci degli psicopatici e usarci come oggetto di scherno. Proprio tu… Dovresti sapere che chi ha un figlio autistico già deve ogni istante combattere perché il figlio non sia discriminato, non debba subire lo scherno di chi non capisce che proprio quel suo “non capire” non è dovuto a cattiveria ma a un suo modo d’essere, al suo “cervello diverso”.

Noi facciamo battaglie per diffondere cultura sulla neurodiversità, perché i nostri figli non siano le prime vittime degli atti di bullismo dei loro compagni di scuola, come dicono le statistiche. Se un leader politico arringa la folla sul disprezzo degli autistici torniamo indietro di anni luce….

Qui non è questione di essere grillini o antigrillini, è questione di civiltà…Poi fai come vuoi, ognuno fa come vuole ormai.

Un duro schiaffo al fondatore, da parte di chi dovrebbe essere considerato come tutti gli altri, ma che, invece, è ancora nel mirino di battute ironiche e inutili.