Green pass come in Francia? Le posizioni dei vari leader politici
Rispetto ad una nuova ondata di contagi in seguito alla diffusione della variante delta in Europa, si ipotizza un ricorso al Green pass
Il Sottosegretario del Ministero della Salute, Pierpaolo Sileri, propone l’obbligo del Green pass per eventi e luoghi pubblici per incentivare le vaccinazioni, in un periodo in cui i nuovi contagi a causa della diffusione della variante delta iniziano a crescere.
Ma non tutte le forze politiche sono d’accordo come Lega, Fratelli d’Italia e M5s, mentre Italia Viva con Matteo Renzi pensa all’obbligo di vaccinazione per personale scolastico e sanitario.
Il Green pass, a parere di molti, è da considerarsi anticostituzionale, ma la possibilità che l’obbligo di esibire l’esito di un tampone in alternativa potrebbe in qualche modo ammorbidire il suo “peso”.
Ma ci sono delle riflessioni da fare. Immaginiamo una famiglia composta da 4 persone, che decide di trascorrere una serata al cinema o al teatro. Quanto graverebbe una misura di questo tipo sul budget economico a disposizione? E quanto invece per quelle persone che sono costrette a non poter far altro che ricorrere al tampone?
Se da un lato il Green pass utilizzato seguendo il modello francese potrebbe invogliare i giovani a vaccinarsi, considerandolo come uno strumento per poter accedere a locali e discoteche, dall’altro esso andrebbe anche a sollevare il problema della privacy.
Nel frattempo, all’indomani dei festeggiamenti dopo la vittoria degli Europei di Calcio, si teme un aumento di contagi in seguito ai numerosi assembramenti in tutta Italia. Non è da escludersi inoltre, una riunione con il Cts per fare il punto sulla situazione epidemiologica, sull’andamento dell’Rt ed una possibile rivalutazione dei parametri di riferimento utilizzato per le zone a rischio non più basso, ma moderato.
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