10 Maggio 2022 - 10:43

Guerra in Ucraina: assaltata l’acciaieria Azovstal, missili ad Odessa, un morto

Guerra in Ucraina, giorno 76esimo: assaltata l'acciaieria Azovstal di Mariupol, 44 corpi ritrovati sotto le macerie di un palazzo a Karkhiv, missili ad Odessa, un morto: ecco tutti gli aggiornamenti

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Giorno 76esimo. Il conflitto in Ucraina perdura, senza alcun accenno ad arrestarsi. Neppure la finta tregua che si è tenuta ieri in Russia ha placato l’animo del Presidente russo Vladimir Putin. Proprio ieri infatti, nel cuore della Patria Rossa, è stato celebrato l’anniversario della dichiarazione di resa nazista del 1945, al termine della Seconda guerra mondiale.

Presente all’evento anche il capo del Paese, il quale ha ha tenuto un discorso nazionalista, fiero, come ulteriore messaggio di incitamento alla guerra che non si è risparmiato di divulgare negli ultimi due mesi.

Intanto continuano gli scontri ed i morti in Ucraina: proprio ieri, a Kiev, sono stati trovati 44 corpi sotto le macerie di un palazzo a Izyum, nella regione di Kharkiv, nell’ovest dell’Ucraina. Il bilancio dell’esercito conta invece 26mila militari russi uccisi, e 1.170 carri armati distrutti dalle armate ucraine. Si contano inoltre 2.808 veicoli corazzati e 519 sistemi di artiglieria. 

D’altro canto si contano invece 226 bambini uccisi e 416 feriti dall’inizio del conflitto militare. Non è il bilancio definitivo, in quanto sono in corso accertamenti nelle regioni attualmente interessate dalle ostilità. La regione dove si registra il maggior numero di decessi è quella di Donetsk, con 139 bambini morti o feriti, seguita da quella di Kiev, con 116.

Oltre 1,1 milioni di persone inviate in Russia con la forza Cittadini ucraini sono stati “inviati contro la loro volontà in Russia”, ha detto ieri il portavoce del Pentagono John Kirby, confermando alcune informazioni delle autorità di Kiev. più di 1,19 milioni di cittadini ucraini, inclusi più di 200mila bambini, sono stati deportati nella Federazione Russa”.

Intanto ad Odessa tre missili Kinzhal – i nuovi missili ipersonici della Russia – sono stati sparati lunedì sera da un aereo su un hotel nella zona di Odessa. Non si sa il motivo di tale azione, se non l’ipotesi per cui all’interno dell’albergo potesse esserci qualche personaggio interessante, decisivo per il conflitto. Colpito anche un centro commerciale con altri sette missili. Sul web circolano già due video che mostrano gli attacchi ed i danni alle strutture. Le unità russe hanno attaccato ieri la città usando sottomarini, navi e aerei.

A Kiev, nell’acciaieria Azovstal di Mariupol, le forze russe stanno conducendo “operazioni di assalto”, dove centinaia di combattenti ucraini continuano a resistere sotto gli attacchi. Un consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andriushchenko, ha affermato che l’esercito russo ha iniziato ad assediare la fabbrica dopo che un convoglio Onu ha lasciato la regione di Donetsk. I russi hanno cercato di far saltare un ponte usato per le evacuazioni, ha spiegato, per bloccare gli ultimi combattenti rimasti all’interno.

Nell’altro Paese coinvolto nel conflitto, il viceministro degli Esteri Aleksandr Grushko ha dichiarato di non voler chiudere le ambasciate dei Paesi europei. “Questo non è nella nostra tradizione. Riteniamo che il lavoro delle missioni diplomatiche sia importante“, ha affermato Grushko.

Non fa mancare la sua voce il Presidente Zelensky, il quale spera nella sua candidatura del suo Paese all’Ue a giugno. Il capo di Stato auspica che il suo Paese possa ottenere già nel mese di giugno lo status di candidato per l’adesione all’Unione europea. “L’Ucraina ha presentato la seconda parte delle risposte a un questionario speciale che deve essere compilato da ogni Paese che aspira ad entrare nell’Ue. Di solito ci vogliono mesi, ma lo abbiamo fatto in poche settimane“, ha affermato il Presidente in un video.