Guerra in Ucraina, Zelensky richiede colloquio con Putin: “E’ l’unico modo per fermare la guerra”
Guerra in Ucraina: Zelensky chiede un colloquio con Putin, minaccia di utilizzo di armi chimiche e biologiche sventata, liberato Marakiv: ecco tutti gli aggiornamenti
L’Ucraina si risveglia nell’ennesimo giorno di guerra. Nessun segno di cedimento da parte di entrambe le fazioni, che continuano la loro battaglia, causando morti, feriti ed un numero impressionante di evaquati. Solo lunedì sono stati circa 8000 i civili ad aver hanno abbandonato le città colpite dal conflitto.
Intanto Biden ha confermato che i missili ipersonici Kinzhal usati dalla Russia sono quasi impossibili da intercettare dalle forze armate ucraine. Ha poi lodato la resistenza dell’esercito ucraino, che continuano a combattere grazie agli “equipaggiamenti che abbiamo dato loro“.
Inoltre, le accuse del presidente americano secondo cui Putin potrebbe dare il via libera per l’utilizzo di armi chimiche e biologiche in Ucraina sono “insinuazioni sbagliate“. E’ la risposta arrivata dal vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov. “Non abbiamo simili armi“, ha detto.
Zelensky richiede incontro urgente con Putin
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky richiede a tutti costi un incontro con Vladimir Putin, sottolineando che “senza questo incontro è impossibile capire pienamente quello che sono pronti a fare per fermare la guerra“.
Dal canto suo l’esercito di Kiev afferma che “secondo le informazioni disponibili, le forze di occupazione russe che operano in Ucraina hanno scorte di munizioni e cibo per non più di tre giorni“. I funzionari hanno affermato che la situazione è simile per il carburante, dichiarando l’incapacità della Russia di organizzare un gasdotto per soddisfare le esigenze delle truppe.
Sirene antiaeree in quasi tutte le regioni
Per quanto riguarda invece gli attacchi aerei, in quasi tutte le regioni stanno risuonando gli le sirene anti-aereo, poste negli oblast di Sumy, Mykolaiv, Ternopil, Poltava, Kirovohrad, Kharkiv, Zaporizhzhia, Leopoli, Ivano-Frankivsk, Zakarpattya, Chernivtsi, Dnipropetrovsk, Rivne, Volinia, Cherkasy, Khmelnytsky e Odessa.
Inoltre, le forze russe avrebbero sganciato bombe al Fosforo sulla città di Kramatorsk, a nord di Donetsk. Resta aperto il corridoio terrestre con la Crimea e stanno bloccando l’accesso al Mar d’Azov. Anche la città di Sumy è parzialmente bloccata, mentre continuano i bombardamenti di artiglieria sulla città di Kharkiv. Le truppe ucraine hanno finalmente liberato Makariv.
L’ONU allestisce spazi sicuri lungo il confine ucraino.
Due agenzie delle Nazioni Unite, l’UNICEF e l’UNHCR, hanno allestito i “Blue Dot Centers“, spazi sicuri unici per bambini e donne, in vari luoghi lungo il confine dell’Ucraina nei paesi vicini. Più di 500 bambini non accompagnati sono stati identificati mentre attraversavano dall’Ucraina alla Romania solo dal 24 febbraio al 17 marzo. Il vero numero di bambini separati è probabilmente molto più alto.
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