5 Novembre 2020 - 09:52

Guy Fawkes: l’evento che ha ispirato “V per Vendetta”

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Guy Fawkes, l’evento che ha ispirato “V per Vendetta”, è una celebrazione che appartiene alla tradizione britannica e affonda le proprie radici nel XVII secolo. Il 5 novembre ricorre l’anniversario della notte di Guy Fawkes

Guy Fawkes, l’evento che ha ispirato “V per Vendetta”, è una celebrazione che appartiene alla tradizione britannica e affonda le proprie radici nel XVII secolo. Il 5 novembre ricorre l’anniversario della notte di Guy Fawkes. Il 5 novembre 1605 il complotto fu scoperto e i trentasei barili di polvere da sparo furono disinnescati.

Da allora ogni 5 novembre i bambini del Regno Unito vanno in giro per il paese con dei fantocci, recitando una filastrocca che ringrazia Dio per aver salvato il re dall’attentato e a chiedere soldi ai genitori per comprare i fuochi per il falò, in cui vengono bruciati i fantocci nella simbolica ripetizione dell’esecuzione dei congiuranti. La celebrazione è nota con il nome di Guy Fawkes Night, ovvero la notte di Guy Fawkes.

La cospirazione organizzata da un gruppo di cattolici inglesi mirava a rovesciare le istituzioni del Paese assassinando il re protestante Giacomo I d’Inghilterra per mettere al suo posto un sovrano cattolico. Uno dei cospiratori, Guy Fawkes, venne sorpreso e arrestato mentre era di guardia a diversi barili di esplosivo posti dietro l’edificio del Parlamento. L’attentato venne così scongiurato e per celebrare il fallimento.

La notte della congiura delle polveri ha ispirato anche Alan Moore nella realizzazione del fumetto “V per Vendetta”, dal quale è tratto l’omonimo film del 2005 di James McTeigue. La maschera indossata da V, protagonista del fumetto e della pellicola, è una rappresentazione stilizzata del volto di Guy Fawkes. Fu realizzata dall’illustratore David Lloyd ed è presto diventata un simbolo ben oltre le pagine della graphic novel. Oggi, la maschera è un simbolo universale di ribellione al potere costituito. Nel corso degli anni è infatti stata utilizzata dagli hacker di Anonymous, dai manifestanti delle proteste di Occupy Wall Street e dal movimento degli Indignados.