“Hallelujah Money”, lo sconcertante nuovo singolo dei Gorillaz
Damon Albarn e i suoi Gorillaz sono tornati con una canzone anti-Trump ed un video surreale, con la partecipazione del poeta benjamin Clementine
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“Hallelujah Money” è un singolo che appena uscito è destinato già a far parlare di sé, dichiaratamente anti-Trump, esce appena un giorno prima dell’insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti e segna il controverso ritorno dei Gorillaz dopo 6 anni.
Il brano è costruito sulla voce del giovane cantante e poeta britannico Benjamin Clementine, intervallata dalla voce distorta del leader della “band virtuale” Damon Albarn.
“Hallelujah Money” è dotata di una struttura musicale di altissima qualità ma poco adatta ai passaggi radiofonici, il vero punto di forza del brano è un testo critico e tagliente, i Gorillaz si chiedono come sarà possibile ricordarsi di essere umani, di amare e di sognare dopo tutto ciò che sta accadendo in questo periodo storico, dopo che l’uragano Trump si sarà abbattuto sugli Stati Uniti e sul pianeta.
“How will we know
When the morning comes
We are still humanz.
How will we know?
How will we dream?
How will we love?
How will we know?”
Il video del brano vede Benjamin Clementine cantare in un ascensore dorato (la Trump Tower ne ha di molto simili) nel quale si susseguono immagini fortemente evocative e grottesche, dalla “Fattoria Degli Animali” di George Orwell al Ku Klux Klan fino ad arrivare a SpongeBob SquarePants che nel finale del video fugge terrorizzato.
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