1 Giugno 2017 - 11:00

“Happy Bday Mrs Monroe”, 91 anni dalla nascita della prima sex symbol

Monroe

Oggi, 91 anni fa, il 1 Giugno 1926 nasceva Marilyn Monroe. Zon.it ricalca i momenti più importanti di un’icona senza tempo della “Old Hollywood”, da sempre simbolo, nell’immaginario collettivo,ndella cultura pop

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Un inizio difficile

Nessuno, il primo giugno 1926 alle ore 9:30 del mattino, al County Hospital di Los Angeles, avrebbe mai immginato che quel piccolo essere umano sarebbe diventata la donna pià ambita degli Stati Uniti. Nata Norma Jeane Mortenson, in un omaggio alle attrici preferite della madre, rispettivamente Norma Talmadge e Jean Harlow, la piccola Marilyn passarà la sua infanzia in maniera turbolenta, in continui passaggi da una casa-famiglia all’altra, durante le quali ha subito anche delle molestie sessuali.

Dopo aver frequentato varie scuole pubbliche, la giovane Norma si sposerà a soli 16 anni con James Dougherty. La Monroe più volte l’ha definito un matrimonio di convenienza architettato da una delle sue “matrigne“, Grace McKee. Dopo che suo marito si arruolò, la giovane si trasferì da sua suocera nella città degli angeli. Qui iniziò a lavorare alla Radio Plane come operaia, prima come impacchettatrice di paracadute, poi come addetta alle verniciatura delle fusoliere di aeroplani.

Nel giugno del 1945 David Conover, fotografo statunitense, andò allo stabilimento per fotografare delle ragazze che potessero tenere su il morale degli uomini al fronte. Norma si prestò per un servizio per la rivista Yank. Il fotografo la esortò a intraprendere la carriera di modella e, per quelle immagini, venne eletta “Miss lanciafiamme“. Divorziò pochi mesi dopo.

Nell’aprile del ’46, a soli 19 anni e mezzo, una sua foto scattata da De Dienes venne scelta per la copertina di Family Circle. Norma così firmò un contratto con la rivista nello stesso anno. Le foto fecero il giro del mondo: sul settimanale di cinematografia e teatro italiano Film d’oggi in Francia su Cinemonde apparve nelle vesti di una babysitter, fino ad arrivare sul Los Angeles Times. È l’inizio della sua ascesa.

Le prime pellicole

Si inizia a fare sul serio nel 1947, quando Norma, dopo aver affinato le sue qualità recitative all’Actors Lab, prenderà parte (in maniera non accreditata) al film di George Seaton “The Shocking Miss Pilgrim“, nel ruolo di una centralisinista, pertanto si conoscerà solo la sua voce. In “Scudda Hoo! Scudda Hay!” quasi tutte le sue scene furono tagliate durante il montaggio, ne restò solo una. Dopo una serie di altri film a cui parteciperò senza essere accreditata, resterà senza lavoro causa mancato rinnovo del contratto con la Fox.

Sarà in questo periodo che Marilyn Monroe inizierà a prostituirsi e spogliarellista per pagarsi le spese. Ancora altre piccole di poco impegno e alri servizi fotografici che la spinsero, inoltre, a piccoli interventi di chirurgia plastica al naso e al mento per ammorbidirle i lineamenti. Tutto inizia a cambiare dopo aver conosciuto Johnny Hyde, un talent scout che aveva scoperto Lana Turner e che annoverava tra le sue clienti attrici del calibro di Rita Hayworth. Grazie al suo supporto reciterà in alcune pellicole quali Giungla d’asfalto ma, soprattutto, nel capolavoro di Joseph L. Mankiewicz Eva contro Eva accanto alla divina Bette Davis.

La consacrazione

La Monroe tentò il suicidio dopo la morte di Hyde.

Marilyn ebbe alcuni ruoli minori in film come Lo spaccone vagabondo, Il messicano, Home Town Story, Le memorie di un dongiovanni e L’affascinante bugiardo. Nel 1951 recitò in Mia moglie si sposa e fu protagonista di un nuovo scandalo: Earl Theisen le scattò una foto vestita soltanto da un sacco di patate.

Nel marzo del 1951, fu una delle presentatrici della cerimonia di premiazione degli Oscar. Si iscrisse poi all’Università della California, Los Angeles, dove ha studiato critica letteraria e artistica. Il 7 aprile 1952 apparve per la prima volta sulla copertina del settimanale Life. Dopo pochi mesi uscì il film La confessione della signora Doyle. La pellicola ebbe un buon successo ai botteghini, in parte attribuito alla curiosità suscitata dalla Monroe, che ricevette recensioni generalmente positive da parte della critica; questo fu il primo film in cui il nome di Marilyn comparve nella locandina.

Monroe conobbe poi Joan Crawford, con la quale ebbe l’unico rapporto saffico da lei confermato. Dopo qualche tempo si scoprì che la Crawford l’aveva definita “volgare”, considerazione dovuta, secondo la Monroe, a un suo rifiuto dell’attrice come amante. Alcune pellicole del 1952 contribuirono ad accrescere la sua fama; tra queste vi sono Matrimoni a sorpresa e Il magnifico scherzo con Cary Grant, Ginger Rogers e Charles Coburn, primo film in cui apparve con i capelli biondo platino. La tua bocca brucia con e Anne Bancroft, fu il suo primo film da protagonista.

1953: la consacrazione con Niagara

Nel 1953 avvenne la definitiva consacrazione che la portò a essere considerata una delle più grandi stelle del cinema. Darryl F. Zanuck, notando nell’attrice del potenziale recitativo, pensò a lei per il cast di Niagara. Il ruolo scelto per lei era quello di una femme fatale che trama per uccidere il marito. Il film, fortemente caratterizzato dalla presenza e dalla sensualità di Monroe, fu un successo: le recensioni sull’attrice furono generalmente positive, anche se la critica rilevò che la sua recitazione fosse imperfetta.

Gli uomini preferiscono le bionde vide l’attrice protagonista del musical, in cui doveva recitare, cantare e ballare insieme a Jane Russell: celebre sono i brani Bye Bye Baby e Diamonds Are a Girl’s Best Friend. Le due attrici divennero amiche, con Russell che ha descritto Monroe come una ragazza “molto timida, molto dolce e molto più intelligente di quanto la gente potesse dar credito“.

Anche Come sposare un milionario riscosse un notevole successo commerciale. Monroe riuscì a calarsi in un personaggio più comico e brillante rispetto ai precedenti ruoli, avendo anche apprezzamenti dalla critica e dal pubblico. Tentando di uscire dallo stereotipo della dumb blonde (“oca bionda”), disse al New York Times: “Voglio crescere, svilupparmi e recitare importanti ruoli drammatici. La mia insegnante di recitazione, Natasha Lytess, dice a tutti che ho una grande anima, ma finora nessuno se n’è interessato.”

Nella vita privata va riscontrato l’interesse di Joe DiMaggio, giocatore di baseball dei New York Yankees, che le chiese di sposarlo. I due si erano conosciuti nel 1951 e, dopo anni di corteggiamento, i due convolarono a nozze il 14 gennaio 1954. Poco tempo dopo, disse a un reporter “il matrimonio è la mia carriera principale da ora in poi“. Vinse poi l’Henrietta Award ai Golden Globe 1954 per la “Migliore attrice del mondo“.

Il successo internazionale

Quando la moglie è in vacanza, che fu uno dei maggiori successi dell’attrice, fu l’adattamento cinematografico dell’omonima opera teatrale di George Axelrod. La celebre scena in cui la gonna del vestito bianco di Marilyn viene sollevata dal passaggio di un treno della metropolitana, filmata all’incrocio tra Lexington Avenue e la 52a strada a New York davanti a centinaia di fans, verrà citata e parodiata innumerevoli volte fino a diventare un’icona del cinema del XX secolo.

Aumentò in questo modo la gelosia di suo marito e, in seguito, dopo nove mesi di matrimonio, si separarono. Il film di Wilder fu un successo commerciale, guadagnando circa 8 milioni di dollari, e la stessa Monroe ottenne numerose recensioni positive per la sua interpretazione.

Nonostante fosse oramai una star del cinema, Marilyn era stanca dei ruoli da dumb blonde che Zanuck le affidava. Il nuovo contratto che Marilyn stipulò le lasciava maggior margine creativo, il diritto di approvazione del regista e la possibilità di fare un film all’anno con case di produzione diverse dalla Fox, che si assicurò l’attrice per quattro film da girare in sette anni.

I conitnui problemi di salute

Monroe tornò a recitare con Fermata d’autobus, il primo lavoro successivo al nuovo contratto. Il film venne girato nei mesi di maggio e giugno a Phoenix e, a causa del maltempo e per il pesante trucco usato dall’attrice, Marilyn ebbe diversi problemi di salute, venendo in seguito ricoverata in ospedale con una diagnosi di bronchite acuta. Il 23 febbraio 1956 il nome Marilyn Monroe divenne il suo nome legale. Il 14 maggio apparve per la prima volta sulla copertina del Time. 

Il 29 giugno 1956 Monroe si sposò con Arthur Miller, nello stesso periodo, si convertì all’ebraismo, motivo per cui i suoi film vennero proibiti in Egitto e Siria. Il 13 maggio Monroe ritirò all’istituto di Cultura Italiana di New York dalle mani di Anna Magnani il David di Donatello per la migliore attrice straniera.

Dal 4 agosto al 6 novembre 1958 girò, insieme a Jack Lemmon e a Tony Curtis, A qualcuno piace caldo, uno dei suoi film di maggior successo. Il film fu un successo e venne acclamato sia dal pubblico sia dalla critica, ricevendo sei nomination ai Premi Oscar del 1960. Lo stesso Wilder ha definito il film “il suo più grande successo.” Per questo film, la Monroe vinse il Golden Globe come migliore attrice in un film commedia o musicale.

Happy Birday Mr. President

Nei mesi successivi, la dipendenza da alcol e da psicofarmaci della Monroe cominciò a minare la sua salute. . A maggio dello stesso anno subì poi un intervento chirurgico per correggere un blocco alle tube di Falloppio, nel mese di giugno venne poi operata per calcoli alla cistifellea al Polyclinic Hospital di New York. L’11 luglio venne dimessa, venendo colpita da un microfono durante l’assalto dei giornalisti. Questi diversi interventi e le sue dipendenze non le permisero di girare alcun film per tutto il 1961.

Il 5 marzo ricevette, durante i Golden Globe 1962, il suo secondo Henrietta Award. Il 23 aprile, cominciarono le riprese del film Something’s Got to Give.

Il 19 maggio al Madison Square Garden, durante i festeggiamenti per il compleanno del presidente John Fitzgerald Kennedy, cantò davanti a circa 15.000 persone Happy Birthday, Mr. President. Il presidente la ringraziò dicendo “Adesso, dopo aver ascoltato degli auguri così dolci, posso anche ritirarmi dalla politica“. Marilyn frequentò anche Robert Kennedy, il fratello del presidente, che fu il suo ultimo amante.

La morte (non) improvvisa

Marilyn Monroe venne trovata morta nella camera da letto della sua casa di Brentwood, a Los Angeles, il 5 agosto 1962, all’età di trentasei anni. Il cadavere di Marilyn, che era privo di vestiti e con in mano la cornetta del telefono. La porta era chiusa da dentro e, nonostante vedesse la luce accesa, non sentiva alcun rumore e nessuno rispondeva alle sue domande. La chiamata alla polizia per denunciare il fatto è pervenuta alle 4:25 ora locale, come da successivi accertamenti telefonici. Alcuni biografi ritengono Marilyn sarebbe stata portata al Saint John’s Health Center di Santa Monica, ma l’ospedale rifiutò di accettare il caso per l’eccessiva notorietà della vittima.

Incongruenze nel nome dei Kennedy

Secondo il dottore che eseguì l’autopsia, la morte di Marilyn era con “alta probabilità” un suicidio, dovuta a un’overdose di barbiturici: nel corpo dell’attrice trovò 8 milligrammi di idrato di cloralio e 4,5 milligrammi di Pentobarbital per 100 millilitri di sangue. L’incerta ricostruzione degli eventi di quella notte, la presenza non confermata di Bob Kennedy nella casa dell’attrice la sera prima della sua morte e alcune incongruenze nelle dichiarazioni dei testimoni e nel referto autoptico hanno dato adito a molteplici interpretazioni sugli eventi di quella notte e sulle cause della scomparsa dell’attrice. Tra le varie versioni formulate, venne ipotizzata la complicità dei Kennedy, che vedevano in Monroe, che si era detta pronta a confessare le loro relazioni con lei, una minaccia per la loro carriera politica.

Dopo la sua improvvisa scomparsa, il suo ruolo in Something’s got to give venne affidato a Doris Day e la pellicola uscì nel 1963 con il titolo Fammi posto tesoro.

Molti anni dopo, nel 1999, vennero recuperati dagli archivi della Fox gli oltre 500 minuti di girato per quella che avrebbe dovuto essere la versione originale del lungometraggio, ovverosia l’ultimo film con Marilyn Monroe, anche se incompiuto. Le bobine originali vennero opportunamente visionate e restaurate, per poi confluire in un inedito montaggio di 37 minuti, uscito su VHS: uno straordinario documento che raccoglie quelle che restano in assoluto tra le più belle immagini di Marilyn.

 

 

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