Hong Kong, violente proteste nel giorno dell’unificazione
Terribili scontri tra manifestanti e Polizia a Hong Kong nel giorno della cessione dal dominio britannico. 13 agenti feriti insieme ad alcuni manifestanti
22 anni fa, il dominio britannico su Hong Kong cessava di esistere, passando definitivamente nelle mani di Pechino. Ogni anno, nel giorno della ricorrenza, decine di migliaia di manifestanti scendono i piazza contro il governo. I manifestanti hanno tentato di fare irruzione nel Parlamento, rompendo anche le finestre. Le forze dell’ordine hanno puntato una bandiera rossa al di sopra dell’edificio, per segnalare di essere pronti ad usare la forza se necessario. La Polizia ha inoltre iniziato ad usare manganelli e spray urticanti per cercare di sedare la manifestazione. Altri gruppi di facinorosi hanno, invece, bloccato alcune arterie della città.
Il motivo della protesta è la richiesta di ritirare l’emendamento sull’estradizione in Cina, prevista per reati gravi ma utilizzata, secondo alcuni, al fine di introdurre anche ad Hong Kong, un regime assolutistico ed estremamente restrittivo. Questi ed altri i motivi che hanno spinto decine di migliaia di cittadini a scendere in piazza. Tra gli altri anche la richiesta delle dimissioni di Carrie Lam, leader di Hong Kong, accusata di essere troppo vicina a Pechino. Quest’ultima aveva sospeso l’emendamento nel tentativo di sedare la rivolta, senza ottenere risultati.
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