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Stilare una top film non è mai semplice. Ma quest’oggi abbiamo deciso di provarci con 10 migliori film che rappresentassero il decennio. In primis per consacrare un decennale di cinema che volge al termine, ma che inevitabilmente influenzerà quello che partirà nel 2020, in secundis per non dimenticare le pellicole più importanti della storia del cinema recente e attuale.
In quanto sarebbe stato difficile, se non impossibile, stilare una top ten dei film più “belli” del decennio, abbiamo deciso di scegliere un film per ogni anno, a partire dal 2010 fino ad arrivare all’attuale 2019.
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Del maestro Martin Scorsese, la storia del cinema ne sa qualcosa. Molteplici le pellicole dirette dall’artista italo-americano hanno segnato le sorti della cinematografia contemporanea. Fin dai primi lavori quali Taxi Driver e Quei bravi Ragazzi, Martin Scorsese è stato riconosciuto come uno dei cineasti più influenti della sua generazione. Ma nel 2011 lo stupore non è da meno quando nelle sale uscì Hugo Cabret, storia surreale ambientata in una stazione della Francia, che funge da pellicola didascalica e altamente istruttiva nei confronti della Settima Arte. Una vera e propria dichiarazione d’amore per il cinema, rispolverando quella che è stata la storia del medium grazie a illustri geni come Georges Melies, primo regista a fare uso di quelli che oggi chiamiamo effetti speciali.
Leonardo Di Caprio nei panni di Calvin Candie sul set di Django Unchained, 2012
Se parliamo di cineasti che hanno sempre reso evidente il loro amore per il cinema, non possiamo non citare un maestro come Quentin Tarantino. Entrato nella cultura pop agli albori degli anni ’90 (Le iene, Pulp Fiction) per poi confermarsi nei primi anni duemila (Kill Bill Vol. 1 e 2). Ma il decennio ricorderà il cineasta statunitense anche per Django Unchained, distribuito nelle sale durante l’anno 2012. Uno spaghetti western moderno, riaffiorando uno dei suoi personaggi più iconici ed empatici, lo schiavo Django che affronta la dura vita sudista, per liberare la propria moglie.
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In un’era cinematografica il cui montaggio diventa sempre più frenetico e l’introspezione a volte un elemento che passa in secondo piano, Birdman, nel 2014, spezza qualsiasi catena e diventa una delle perle di questo decennio. Alejandro Gonzalez Innaritu è l’abile regista di un film girato interamente attraverso un piano sequenza. La macchina da presa non abbandona mai i suoi personaggi – su cui spicca un celebre Michael Keaton – e lo spettatore non può mai staccare gli occhi di dosso dinanzi a un’opera mastodontica e di rara bellezza. Una storia teatrale che incarna tutti i dettami della società moderna: il successo, la popolarità, la felicità effimera. Una pellicola a tratti filosofica che diventa indimenticabile se vogliamo ricordarci l’importanza dei sentimenti, e della propria personalità.
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George Miller, compiendo 70 anni nel 2015, sforna Mad Max Fury Road. Un action-movie che fa scuola a tutta Hollywood e al mondo intero sul concetto di intrattenimento e pathos visivo. Un film arricchito da una fotografia irripetibile e un coinvolgimento adrenalinico che pochi altri film del decennio hanno saputo solo sfiorare. Mad Max Fury Road è energia pura, dimostrazione di come le capacità artistiche possono diventare immortali e presentarsi attraverso infinite forme, spesso nel modo più assurdo. Un’esperienza cinematografica unica per chi ha avuto la possibilità di godere di questo film nelle sale, una chicca da non perdere e disponibile ancora oggi sul catalogo di Netflix. Tra i migliori film d’azione di sempre e tra i migliori film del decennio.
Dal trailer ufficiale del film
È passato alla storia per via di una Cerimonia degli Oscar che nel 2017 diventò iconica per aver annunciato il film di Damien Chazelle come il Miglior Film dell’anno, salvo poi ricredersi e destinare l’ambita statuetta a Moonlight. Ma nella stessa cerimonia, è bene non dimenticare, La La Land fu candidato a ben 14 statuette, eguagliando il record di pellicole come Titanic e Il Signore degli Anelli – Il Ritorno del Re. Trionfando “solo” in 6 categorie, La La Land può definirsi un film completo. Un musical che strizza più volte l’occhio al passato dello stesso genere cinematografico, omaggiandolo e riportandolo in auge. Una storia d’amore semplice ma dal finale non scontato, impressa nella memoria collettiva grazie a canzoni che ancora oggi fanno sognare e, siamo sicuri, resteranno impresse ancora per i prossimi decenni, grazie a uno dei migliori film del decennio.
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Il 2017 è stato un anno cinematografico convulso e polemico. Molteplici gli addetti ai lavori e star di fama mondiale accusate di molestie, stupri e altri vari scandali. Ma mentre il mondo si inimicava parte dell’industria cinematografica, ecco spuntare Tre Manifesti a Ebbing, Missouri tra i migliori film del 2017. Il perché è presto detto: una storia che ci insegna l’importanza del perdono, nonostante le ingiustizie e le sofferenze che accompagnano chiunque in questo mondo. La capacità di saper combattere i momenti negativi, facendo prima odiare e poi amare i suoi personaggi, violenti ma allo stesso tempo sensibili. Una commedia nera, scura, a tratti crudele, ma sicuramente attuale, vera e significativa riguardo ai tempi che viviamo.
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Viggo Mortensen e Maershala Ali interpretano rispettivamente Tony Vallelonga e Don Shirley. Una storia vera degli anni ’60 trasportata sul grande schermo che funge da monito politico e non solo. Un’amicizia tra due persone apparentemente opposte: la povertà di un uomo bianco, le cui origini italiane restano marcate nelle realtà dell’America; un uomo di colore dalle grandi capacità artistiche, il cui suono dei tasti al pianoforte non riesce a superare gli insulti e i pregiudizi razziali. Ma nonostante siano passati più di cinquant’anni dalla vera storia, Green Book è un dramma più attuale che mai. Un film che rappresenta la società moderna: incapace di vedere oltre il proprio naso, trascinandoci in un viaggio che ribalta tutto, ogni prospettiva, ogni legame, ogni colore.
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Viene dalla Corea del Sud il film che abbiamo deciso di far rappresentare il 2019. Parasite è uno di quei film impossibili da dimenticare, sia per il comparto tecnico che per la messa in scena. Una storia che abbraccia diversi generi: dalla commedia si passa al dramma, dal thriller all’horror. Un film elaborato e complesso che abbraccia l’intero mondo e gli aspetti di qualunque individuo esistente. Sarà probabilmente il lizza per i prossimi premi Oscar, previsti per il 5 febbraio 2020, dove come minimo dovrebbe essere premiato come Miglior Film Straniero, ma chissà, l’Academy potrebbe addirittura elogiarlo come Miglior Film in assoluto. Di sicuro merita il posto nella nostra lista dei migliori film del decennio. Non sarebbe un risultato inatteso e immeritato, Parasite è un film introspettivo, a tratti disturbante, ma quanto mai vero e autentico. Non da meno è significativo rammentare che sia un regista coreano a ricordarci di alcuni valori e a evidenziarci, attraverso questo film, il modo in cui trattiamo chi è più bisognoso di noi.
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