28 Maggio 2024 - 12:42

Il bullismo aumenta rischio di psicosi: studio dell’Università di Tokyo

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Si potrebbe parlare di vere e proprie cicatrici lasciate dal bullismo e dal cyberbullismo, danni che aumenterebbero anche il rischio di sviluppare psicosi, soprattutto se subiti nella delicata età dell’adolescenza. Questo è quanto emerge da un recente studio dell’Università di Tokyo pubblicato su Nature.

Questo studio mette in luce come sia necessario contrastare questo fenomeno sempre più ‘tristemente’ diffuso tra i giovani, anche in vista di uno sviluppo sano e per garantire uno percorso di vita ‘normale’ a tutti i giovani.

Gli effetti del bullismo: lo studio dell’Università di Tokyo

La ricerca condotta dall‘Università di Tokyo, effettuato su studenti giapponesi, ha utilizzato la spettroscopia di risonanza magnetica (MRS), tramite la quale è stato possibile misurare i livelli di glutammato nella corteccia cingolata anteriore (ACC) del cervello. Tale regione è cruciale per la regolazione delle emozioni e del processo decisionale.

Più nel dettaglio, i ricercatori hanno posto la loro attenzione sul glutammato. Quest’ultimo è un neurotrasmettitore essenziale per diverse funzioni celebrali – apprendimento, memoria, umore, etc. – e livelli alterati di glutammato sono stati collegati a vari disturbi psichiatrici.

Ebbene, lo studio ha messo in luce che gli studenti vittime di bullismo presentavano livelli di glutammato più basso. Inoltre, i sopracitati presentavano anche esperienze psicotiche subcliniche, ovvero sintomi che si avvicinano alla psicosi. Queste esperienze includono allucinazioni, paranoia o alterazioni del pensiero e del comportamento.

Oltre ad approcci farmacologici, la ricerca suggerisce anche delle strade alternative come una terapia cognitivo comportamentale o la mindfulness, volte proprio a contrastare questo squilibrio.

Fonte: Orizzontescuola.it

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