10 Aprile 2018 - 10:41

Il cacciatore: anticipazioni quinta puntata mercoledì 11 Aprile

il cacciatore

Il Cacciatore: mercoledì 11 Aprile andrà in onda il penultimo appuntamento della fiction con Francesco Montanari. Scopriamo insieme le anticipazioni

Il Cacciatore è una fiction ispirata alla storia vera del giovane magistrato Alfonso Sabella, membro del pool antimafia di Palermo dei primi anni novanta. Mercoledì 11 aprile, a partire dalle 21:20 su Rai 2, andrà in onda il penultimo appuntamento della fiction con Francesco Montanari. 

Anticipazioni primo episodio: La tana del Bianconiglio

Saverio Barone e il collega Mazza sono ormai convinti di essere vicini al covo segreto di Bagarella. Iniziano così a pedinare Tony Calvaruso che nel frattempo ha aperto una nuova attività: un negozio di jeans e pantaloni.

E’ proprio seguendo Tony che Saverio e il collega si avvicinano sempre di più a Bagarella, che riuscirà comunque a confonderli e rendere complicata la loro missione. Nel frattempo, Tony inizia a sospettare che Bagarella stia in procinto di abbandonare il covo e forse anche Palermo. Il ragazzo, preoccupato per il futuro della sua attività commerciale, si reca da Bagarella per chiedergli le sue prossime mosse.

E’ proprio in quel momento la polizia, che nonostante le difficoltà era riuscita a portare avanti le indagini, fa irruzione nell’appartamento arrestando finalmente il boss latitante e tutti presenti.

Anticipazioni secondo episodio: Bersagli

Le forze dell’ordine riescono finalmente ad arrestare Bagarella insieme ad alcuni collaboratori, compreso Tony Calvaruso. Questa brillante operazione, terminata nei migliori dei modi, porta grande festa in procura.

Mentre in procura sono tutti soddisfatti e festeggiano l’arresto del boss latitante, il PM Saverio Barone è preoccupato per il piccolo di Matteo. Il bambino infatti, risulta ancora nelle mani dei mafiosi in una località ignota.

Purtroppo Saverio, non è ancora riuscito ad individuare il posto in cui lo tengono in ostaggio. Il giovane PM non riuscirà a darsi pace fino a quando il bambino non sarà stato trovato.

Nel frattempo, dopo l’arresto di Don Luchino, inizia a fare carriera Giovanni Brusca.  Brusca diventa così il  capo di Cosa Nostra.

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