Il cielo in una stanza: testo e significato del brano cover di Mahmood e Blanco
Il cielo in una stanza: testo e significato del brano cover di Mahmood e Blanco. Dedicato a chi, ogni giorno, cura il suo cielo
Siamo finalmente giunti a venerdì 4 febbraio 2022. È un gran giorno per Sanremo perché vedremo le esibizioni delle Cover. Ogni artista ha scelto un pezzo del passato. Quale sarà il brano cantato da Mahmood e Blanco? Il duo esplosivo ha scelto di reinterpretare “Il cielo in una stanza”, capolavoro di Gino Paoli uscito nel 1960, che fu inizialmente pubblicato in 45 giri da Mina.
Significato della canzone “Il cielo in una stanza”
Il brano è di una delicatezza potente e meravigliosa. Ci riconduce ad un amore interiore infinito, alla totale assenza di limiti corporei, all’abbraccio metafisico di due anime che si amano. Le pareti si scardinano, diventano alberi in fiore della nostra esistenza, assoluta e priva di filtri. La vicinanza si fa pensiero e sostanza, ha la forza di non percepire più delimitazioni circoscritte. Il viola del soffitto si fonde all’azzurro del cielo, che lo ingloba nella sua scala cromatica, rinnovandolo di luce assoluta:
“Quando sei qui con me /Questa stanza non ha più pareti
Ma alberi, alberi infiniti/ Quando sei qui vicino a me
Questo soffitto viola/No, non esiste più
Io vedo il cielo sopra noi…”.
Cielo e corpo: conflitto di luce e tenebra
Il cielo rappresenta una speranza tenera e, a tratti, inafferrabile. Il firmamento è grande, arredato di nuvole, di sogni e di zucchero filato. Tutto si fa musica, non ci sono più case, non ci sono più contenitori monocromatici. Non esistono più i grattacieli, le mansarde ed i legni antichi dei nostri arredamenti esterni. Vi è un contrasto stupendo tra il corpo concepito come circoscrizione ed il cielo come arboreo paradiso terrestre dei nostri cuori. E tutto suona per l’amore, per gli occhi che si aprono e si chiudono nella soavità infantile ed infinta di un sorriso che dirige le composizioni musicali di un cuore che batte. Un’armonica prende forma tra le distanze appena accennate di due innamorati che, in lontananza, si cercano e si stringono, si proteggono e si amano. L’amore, costretto, fermo in gola, non viene pronunciato, ma diventa la tela per la realizzazione di un quadro romantico d’altri tempi, del “cielo in una stanza”, di battiti sistolici ed extrasistolici che ricamano il loro percorso:
“Suona un′armonica /Mi sembra un organo
Che canta per te e per me /Su nell’immensità del cielo”.
Guerra e pace che si baciano
E si sente, nell’aria, un conflitto, un intreccio di guerra e pace, un respiro lento che invade i polmoni, dei fiori di primavera che baciano il palco di Sanremo di rinnovata speranza. E gli abiti del 1960 non riescono più a controllare e a coprire la sensibilità di un cuore che si emoziona. Le cover ci fanno capire che non esistono età, esistono solo cuori che si bagnano di lacrime. E quindi stasera vedremo due giovani talentuosi, due giovani che nel 2022 hanno dominato il palco dell’Ariston. Li vedremo cantare in una vesta nuova, rinnovata e arriveremo a credere che anche noi possiamo vedere il cielo in una stanza. Anche ora. Anche domani. Forse per sempre, perché il cielo è ricco dei nostri sogni che ogni giorno ci vengono ad abbracciare, nel massimo del loro romanticismo atavico e primigenio, nel massimo del loro colore che ci spinge a sorridere, teneramente, pieni di amorevole paura, nell’intimità della nostra calda stanza.
Testo della canzone “Il cielo in una stanza”
Quando sei qui con me
Questa stanza non ha più pareti
Ma alberi, alberi infiniti
Quando sei qui vicino a me
Questo soffitto viola
No, non esiste più
Io vedo il cielo sopra noi
Che restiamo qui abbandonati
Come se non ci fosse più
Niente, più niente al mondo
Suona un′armonica
Mi sembra un organo
Che canta per te e per me
Su nell’immensità del cielo
Suona un′armonica
Mi sembra un organo
Che canta per te e per me
Su nell’immensità del cielo
Per te
E per me
Per te
Per me
Nel cielo
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