Il Re Leone, il ricordo nella luce di una stella
Il Re Leone è il Classico Disney numero 32 secondo il canone ufficiale. Il film, uscito nel 1994, è uno dei prodotti animati più amati e riusciti della storia. La Disney produce un altro capolavoro nel suo periodo più roseo: il Rinascimento Disney
Con la Disney ci siamo abituati. E bene. Generazioni segnate, storia del cinema impressa, evoluzione artistica nel campo dell’animazione che ha permesso i lavori che vediamo oggi. Quando nel 1994, un po’ da Amleto e un po’ da Mosè, prese vita la storia de Il Re Leone, il mondo del cartone animato cambiò per sempre.
Una nuova storia Disney
Per la prima volta la Disney portava su grande schermo una storia originale. Nonostante le molte ispirazioni da altre storie (si parlò persino di un plagio con Kimba – Il Leone bianco), per la prima volta un Classico Disney risultava assolutamente “fresco” e innovativo.
Al suo interno, infatti, contiene espedienti narrativi in coerenza con il progresso della Disney stessa che durante il Rinascimento riuscì a rendere le sue fiabe molto più mature, avvicinandosi sempre più alle emozioni del pubblico e della critica.
Lo si percepisce dai primi minuti di pellicola dove ci viene presentata la Rupe dei Re. Attraverso un grande pathos, un climax narrativo originale e grandi canzoni, Il Re Leone rappresenta il film animato pressoché perfetto.
Simba, figlio del Re Mufasa, è un leone in tenera età che porta accanto alla sua voglia di diventare grande anche la grande responsabilità di diventare il futuro re. Storce il naso a riguardo suo zio Scar, un leone che si discosta dalla concezione stereotipata comune. Scar infatti è il primo cattivo della Disney a progettare, a pianificare, a mettere gli altri personaggi sulle strade che a lui servono.
Allontanandosi dal classico villain dai poteri magici o dalla forza bruta, Scar risulta essere più accettabile e sinergico visti i suoi sentimenti rancorosi e invidiosi nei confronti di Simba e della sua famiglia.
Il protagonista, Simba, compie il classico viaggio dell’eroe. Passando dall’essere incapace di combattere le iene fino a riprendere in mano il proprio regno, una volta trovata la propria strada che ripiegherà su un passato travagliato e doloroso.
La Disney riesce a unire il ruolo del leader come quello del Re visto in tanti altri predecessori, colmi di principi e principesse; a completare la fusione c’è l’aspetto e il mondo animale, stavolta realizzato con accuratezza e sagacia. Elementi già presenti in passato ma qui resi più concreti e coerenti che mai.
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Le scene iconiche e le canzoni indimenticabili di Elton John
La morte di Mufasa rappresenta uno dei momenti più drammatici di sempre per il mondo dei film d’animazione, diventando una delle più iconiche della storia del cinema in generale. Il tutto grazie a una qualità artistica che cresce film dopo film grazie ai nuovi investimenti che lo studio nel suo Rinascimento ha con arguzia dedicato ai suoi Classici, segnando un decennio intero.
Altra scommessa e peculiarità fondamentale è la cura nel comparto sonoro e musicale. Se le note di un film animato, ricco di drammi e momenti profondi, vengono affidate a Elton John, il successo è garantito. Canzoni come “Il Cerchio della Vita” o “L’amore è nell’aria stasera” rappresentano perle che rendono il film su un livello successivo e godibili sia in lingua originale che nella nostra italiana.
Il Re Leone è il Classico film d’animazione per l’eccellenza. Non è esagerato dire che il mondo si divide in coloro che l’hanno amato e in chi ancora non lo ha visto. Una base che segnerà i cartoni animati di lì a venire, dando alla tecnica animata nuova linfa e nuova importanza all’interno della cultura pop e nella storia del cinema.
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