Ilva: svelata la bozza dell’accordo tra governo e ArcelorMittal
Un nuovo capitolo si è aperto per l’ormai triste e conosciuta vicenda che coinvolge l’ex Ilva di Taranto, ArcelorMittal e il governo italiano. Martedì pomeriggio, a Roma, si è svolta una riunione dove i protagonisti hanno fatto una bozza di accordo tra le parti, auspicando ad un disgelo della situazione
L’obiettivo primo per salvare l’ex Ilva è che le parti sottoscrivano una dichiarazione di intenti (memorandum of understanding) da consegnare ai giudici di Milano. L’udienza è convocata per mercoledì 27 per chiedere una proroga fino a Natale. Potrebbe così partire una fase nuova.
L’accordo
Un memorandum d’intesa è un documento giuridico che descrive un accordo bilaterale o multilaterale fra due o più parti. Esso esprime una convergenza di interessi fra le parti, indicando una comune linea di azione prestabilita. È un’alternativa più formale e una scelta per cercare di salvare migliaia di posti di lavoro all’ex Ilva.
Le parti, come sottoscritto nell’accordo, cercano di creare una linea d’azione comune per arrivare ad un accordo che non ledi nessuno dei protagonisti. L’accordo, ancora non disponibile, è sotto forma di bozza e sarà diviso in quattro punti-guida fondamentali.
- Incentrato sulla certezza del diritto mediante il ripristino dello scudo
- La funzionalità dell’Altoforno 2
- Misure “a supporto del rilancio del territorio mediante una combinazione pubblico-privato per creare una condizioni di lavoro sostenibile.”
- Riguarda la tecnologia verde legata alla riconversione del piano ambientale nel territorio dell’ex Ilva di Taranto
I lavoratori dell’Ex Ilva continuano a protestare fuori dall’azienda sperando in una soluzione che non veda chiudere le porte dell’azienda di ArcelorMittal.
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