In Iran torna l’uso della cravatta, fu bandita con Khamenei
In Iran tornano in voga le cravatte, erano state bandite da Khamenei come "simbolo della decadenza occidentale"
L’ayatollah Khamenei, guida spirituale suprema dell’Iran, aveva bandito la cravatta nel Paese siccome considerata “simbolo della decadenza occidentale”. L’Iran ha vietato l’uso della cravatta per gli uomini dopo il rovesciamento del monarca appoggiato dagli Stati Uniti nel 1979 come simbolo della cultura occidentale. Quindi, c’è stato un tempo in cui cravatta in Iran voleva dire regime, decadenza occidentale imposta dallo scià. Invece, oggi un numero crescente di uomini la sceglie come accessorio, cifra stilistica che richiama l’estetica europea.
Dopo essere scomparse per decenni, le cravatte sono riapparse in alcune vetrine durante l’era del presidente riformista Mohammad Khatami dal 1997 al 2005. Le cravatte hanno ripreso a circolare tra businessmen e giovani alla ricerca di nuove mode. Le regole sull’abbigliamento hanno alimentato violente proteste in Iran, in particolare per quanto riguarda le restrizioni imposte alle donne come l’uso obbligatorio del velo islamico.
“Nella nostra società, indossare una cravatta è come indossare una mascherina prima del Covid-19“, ha affermato il titolare di un negozio di abbigliamento della capitale a France 24, ricordando che “la gente per strada ha ancora una visione negativa” di questo indumento. “Sfortunatamente, noi iraniani ci siamo imposti delle restrizioni strane e inutili – ha aggiunto a France 24 il commerciante –. Ci vorrà del tempo prima che cambi, ma spera che accada”.
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