16 Aprile 2022 - 12:15

Inter, la marcia verso il titolo è ufficialmente ripresa

I nerazzurri dominano la sfida contro lo Spezia e continuano la loro marcia contro il Milan e il Napoli. Paradossale l'episodio di Nzola

Era impensabile fino a due settimane fa. Ma dalla partita dell’Allianz Stadium si è rigirato (nuovamente) il mondo nerazzurro. Dopo gli orrendi Febbraio e Marzo, la squadra di Inzaghi sembra davvero ritornata se stessa, e l’obbiettivo scudetto resta ancora alla sua portata.

L’Inter ieri sera ha dominato l’andamento dell’intera gara, contro uno Spezia che si è reso certo pericoloso in pochissime occasioni in contropiede. La voglia dei giocatori di cambiare il ruolino di marcia lo si vede subito, a partire da quel Marcelo Brozovic così indispensabile che finalmente ha ritrovato il gol in Serie A.

L’analisi della partita

I nerazzurri ad inizio gara soffrono la pressione alta dello Spezia. Thiago Motta ha preparato la partita schierando la sua squadra con una doppia line a quattro, così da creare densità in ripiegamento. Per questo motivo l’Inter passa la prima mezz’ora alla ricerca di spazi, per creare pericoli alla difesa ligure. Ci prova più volte Calhanoglu dalla distanza, senza trovare mai lo specchio. Al 31′ però l’inserimento di area di D’Ambrosio, che parte da terzo di difesa, propizia grazie al suo appoggio di testa il siluro imparabile di Brozovic, alla sua prima rete stagionale.

Nel secondo tempo il copione pare essere lo stesso, con i ritmi che gradualmente si abbassano. Lo Spezia non può garantire per tutti i 90′ lo stesso dispenso di energie. Così ne approfitta l’Inter, che manda in campo sia Lautaro Martinez che Sanchez al posto di Correa e Dzeko. Bastano 13′ al Toro per siglare il raddoppio nerazzurro, toccando appena il cross del solito Perisic, e mandando la sfera nell’angolino. Nel finale i padroni di casa ci provano e trovano il gol del 1-2 con Maggiore al 88‘, ma la rete finale in pieno recupero di Sanchez sancisce definitivamente la vittoria dell’Inter.

L’episodio surreale di Nzola

Oltre alla grande prova in campo della squadra di Inzaghi, la partita è salita alla cronaca anche grazie o per colpa dell’attaccante Nzola. L’angolano è subentrato verso il 60′ al posto di Rey Manaj per provare l’assalto dei padroni di casa, quando la partita era ancora sullo 0-1. Curiosamente, Thiago Motta è stato costretto a sostituirlo dopo appena 10 minuti. Il motivo è del clamoroso.

Pare che al momento del cambio, Nzola non si sia tolto l’orecchino, e per termini di regolamento non è consentito indossare accessori all’interno del rettangolo di gioco. L’arbitro, accortosi del fatto, richiama l’attaccante ad uscire dal campo, così da potersi togliere l’orecchino. Da lì passeranno 5 minuti surreali, nei quali Nzola non riuscirà in alcun modo a togliersi l’accessorio. Thiago Motta, divenuto furioso vedendo tale scena, perde le staffe e decide di sostituire definitivamente il l’angolano.