5 Novembre 2019 - 13:25

Iran, Rohani minaccia di nuovo sul nucleare

Iran

Il presidente dell’Iran Hassan Rohani ha dato un ultimatum di due mesi ai partner dell’accordo nucleare. Poi ci sarà una riduzione degli impegni

L’annuncio, l’ennesimo, da parte del presidente dell’Iran giunge all’indomani della rivelazione da parte dell’Organizzazione per l’energia atomica iraniana di altre violazioni dell’intesa. Le fonti segnalano il fatto di aver decuplicato la produzione quotidiana di uranio a basso arricchimento, e quindi di aver già violato gli accordi intrapresi.

Secondo l’annuncio di Rohani, la Repubblica islamica inizierà a introdurre gas uranio nelle 1.044 centrifughe di tipo IR-1, dell’impianto di Fordo, il cui impiego era stato congelato dopo l’intesa con gli altri paesi. Il procedimento è usato per produrre uranio arricchito sotto forma di isotopo 235. Le attività, ha precisato Rohani, saranno sotto la supervisione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, come le altre attività nucleari di Teheran.

“Teheran inizierà a iniettare uranio in 1.044 centrifughe, dando il via a un nuovo step di allontanamento dall’accordo nucleare. Nei macchinari nell’impianto nucleare di Fordo sarà iniettato l’uranio a partire da mercoledì.” ha dichiarato Rohani. Lo stesso ha annunciato stamani un nuovo passo nel disimpegno dall’accordo sul nucleare del 2015, alla scadenza del quarto ultimatum ai partner UE per compensare gli effetti delle sanzioni USA.

Insomma, un intero continente tenuto in scacco da una singola nazione (tra le più potenti al mondo). Il sospetto è che, almeno per ora, la guerra nucleare sia scongiurata. Ma l’America dovrà sicuramente intervenire per scongiurare ogni possibile pericolo di crisi internazionale. Il tutto farebbe sprofondare nel caos l’intero sistema mondiale.