3 Dicembre 2020 - 14:02

Israele, Governo in crisi: firmata mozione di sfiducia

Israele Bahrein Tel Aviv
Immagine da Pixabay

L’esecutivo di Israele potrebbe andare verso una crisi di Governo dopo la mozione di sfiducia presentata dai diversi partiti

In Israele precipita la situazione. Dopo la mozione di sfiducia approvata ieri in forma preliminare dal Parlamento israeliano, la Knesset, si rischia il tracollo. Sarebbe la quarta crisi di Governo in un anno che il paese dovrebbe fronteggiare. La mozione dovrà essere ratificata dal Parlamento e solo allora quindi entrerà in vigore, ma la situazione potrebbe peggiorare se non verrà approvata la nuova legge di bilancio. 

Ad appoggiare la mozione di sfiducia oltre ai gruppi dei nazionalisti si sono aggiunti anche i deputati di Blu Bianco il cui leader Benny Gantz aveva ieri preannunciato la decisione con un duro discorso nei confronti del suo alleato di governo. Gantz fa attualmente parte della coalizione di governo insieme al partito del primo ministro Netanyahu. L’esecutivo di Israele nato circa sette mesi fa ha mostrato fin da subito i primi screzi. Gli stessi risultati elettorali infatti non offrirono una chiara maggioranza così Netanyahu ripiegò su Benny Gantz.

Problemi all’interno della maggioranza

La stabilità dell’esecutivo però è minata dalle differenti visioni che detengono i vari partiti. Le continue liti su alcune questioni di Governo hanno impedito il raggiungimento dell’accordo per varare la nuova legge di bilancio prevista per il 2021. Netanyahu e Gantz potrebbero ancora trovare un accordo per varare la nuova legge di bilancio entro il 2021, ma diversi osservatori ritengono che non si possa fare molto per cambiare le sorti dell’esecutivo di Israele.

Il destino del governo israeliano infatti è già segnato da quanto accaduto negli ultimi mesi e l’evoluzione dell’emergenza epidemiologica ha difatti segnato l’esecutivo. In caso di mancato accordo e in caso di rinnovo dell’organo istituzionale però sia Netanyahu sia Gantz avrebbero qualcosa da perdere. Nuove elezioni infatti potrebbero minare il consenso del primo ministro che già risente della cattiva gestione del Covid-19 e della fallita invasione della Cisgiordania. Mentre i consensi di Gantz hanno raggiunto i minimi storici. Il leader del Blu e Bianco potrebbe però sfruttare l’occasione di una nuova tornata elettorale per aumentare la sua popolarità.

La situazione si chiarirà meglio lunedì quando si riunirà la Knesset che si occupa degli affari legislativi.