17 Aprile 2020 - 12:56

ISTAT: + 20% di decessi tra 1 marzo e 4 aprile rispetto al periodo 2015-2019

Coronavirus oms

I dati Istat segnano un’impennata di decessi nel periodo tra fine Marzo inizio Aprile rispetto agli stessi giorni degli anni scorsi

I dati dell’Istat confermano l’enorme emergenza che l’Italia ha attraversato negli ultimi mesi. Notizie positive però confermano che la curva del contagio decresce, meno persone con sintomi. Ci sono 160 mila persone positive a tamponi e le persone con sintomi si stanno riducendo con la curva in fase decrescente a livello nazionale, ha detto il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro durante la conferenza stampa all’Istituto sull’andamento epidemiologico dell’epidemia di Covid 19. Aggiungendo che in Italia ci sono zone a circolazioni diverse e l’adozione delle misure ha limitato la circolazione in altre aree del paese. Il trend è decrescente anche in Lombardia.

Continua dunque il trend alla decrescita nel numero dei casi se presentati per data di comparsa dei sintomi, ma il virus non sta scomparendo. “Spesso si parla di nuovi contagi, ma si tratta in realtà di vecchie notifiche. Adesso è importante considerare comparsa dei sintomi”, ha detto l’epidemiologo Giovanni Rezza. Il numero dei morti continua a rimanere stabile.

Si registra un “aumento dei morti pari o superiore al 20 per cento nel periodo 1 marzo- 4 aprile 2020 rispetto al dato medio dello stesso periodo degli anni 2015-2019”. Lo afferma l’Istat nell’ultimo aggiornamento dei dati “anticipatori parziali relativi a una lista di comuni (1.689) che viene ampliata settimanalmente e che in alcun modo possono essere considerati un campione rappresentativo della intera popolazione italiana”. Il maggiore incremento dei decessi riguarda gli uomini e le persone maggiori di 74 anni di età. Le differenze tra i generi sono particolarmente accentuate nei più anziani residenti al Nord, per gli uomini infatti si osserva un incremento dei decessi del 158% a fronte del 105% per le donne, nella classe di età 75 e più.