29 Aprile 2021 - 11:27

Juventus, come sarebbe una Vecchia Signora senza Champions?

Agnelli, Juventus, Superlega

Società e rosa pronte ad essere rivoluzionate. Dopo il flop Superlega e la pessima stagione, la Juventus è costretta a cambiare tutto

Sembra surreale. Dopo aver vissuto l’ultimo decennio nel domino assoluto della Juventus in Serie A, a fine campionato potremmo vivere una situazione che difficilmente ci saremmo aspettati ai nastri di partenza. Una Vecchia Signora distante più di 13 punti dal primo posto in campionato, e possibilmente anche esclusa dalla lotta Champions.

È vero, negli ultimi anni i bianconeri non ci hanno regalo che emozioni in Europa, ma la loro presenza alla competizioni è sempre stata confermata negli ultimi 9 anni. La mancata partecipazione porterebbe sicuramente dei risvolti, sia in termini di progetto tecnico, ma anche sul piano societario, economico e sullo snellimento consequenziale della rosa.

Progetto Tecnico senza Champions

Questo forse è il punto che con o senza qualificazione cambierà. Perché i malumori createsi nell’ambiente con le gestione Pirlo sono evidenti. Il “Maestro” non è riuscito a gestire una squadra di campioni ormai stagionati, né a livello caratteriale che tattico. Per lui paga sicuramente la poca esperienza, essendo per prima volta alla guida di una squadra di Serie A; per quanto i dirigenti dicano il contrario, la Juventus e i suoi tifosi non accetteranno mai un’annata del genere.

Perciò ad oggi, un rientro sulla panchina del rimpianto Max Allegri è più che probabile: il tecnico livornese è attualmente libero, e costituirebbe il primo passo per una riqualificazione per i bianconeri, unendo tanta esperienza nel vincere alla possibilità di lanciare giovani per svecchiare la rosa. Ciò porterebbe una spesa non indifferenze nelle casse bianconere, poiché l’ultimo contratto di Max alla Juve si aggirava sui 7,5 mln, cifra lontana anni luce da quella percepita da Pirlo oggi (1,8 mln) a cui si aggiunge il contratto ancora in vigore di Sarri. Chissà se la Vecchia Signora sarà pronta anche a questa spesa.

Rosa senza Champions

E qui la domanda è spontanea. Ma voi lo vedete un CR7 che non partecipa alla Champions League? Difficilmente il portoghese accetterebbe questa situazione, nonostante sia stato evidente a tutti il calo di Cristiano negli ultimi due mesi. Per questo motivo una sua cessione sarebbe più che probabile, e costituirebbe una boccata d’aria per le casse bianconere, le quali pagano il campione europeo la bellezza di 87 mln l’anno tra stipendio ed ammortamento.

Insieme a lui, saranno ceduti sicuramente anche altri big, nel tentativo di svecchiare una rosa ormai logora ed un monte ingaggi astronomico (oltre i 300 mln). Senza i soldi derivanti dalla Champions, la Juventus si vedrà costretta a snellire il suo organico ed a puntare su profili più giovani e meno costosi.

Piano Dirigenziale senza Champions

Qui non incide solo la mancata qualificazione alla coppa dalle grandi orecchie. A pesare in modo significativo sarà la vicenda Superlega, nella quale vedeva il presidente Agnelli uno dei padri fondatori assoluti.

Dopo questa vicenda, si è venuta a creare una crisi politica tra la società e le istituzioni sportive: per fronteggiare ciò, la Exor sta pensando di chiedere le dimissioni del presentine bianconero. Al suo posto potrebbe subentrare il cugino di Agnelli, Alessandro Sala. Per quanto riguarda l’area sportiva, il contratto di Fabio Paratici è in scadenza, e dopo un’annata del genere sarà valuto insieme a Pavel Nedved. Il sogno sarebbe quello di riabbracciare in società Beppe Marotta, colui che ha formato la Juventus vincitrice di 9 scudetti consecutivi, e che oggi sta replicando un altro progetto vincente all’Inter.

Situazione Economica senza Champions

Qui si arriva alla situazione più spinosa. Perché il periodo storico in cui stiamo vivendo rende difficilissimo pareggiare il bilancio a fine anno. La pandemia ha messo in ginocchio il calcio, privandola del suo pubblico e dei suoi introiti, e oltre a ciò oggi la Juventus si vedrebbe privata del premio per la partecipazione alla Champions League.

I conti bianconeri parlano chiaro: casse in rosso per 200 mln, nonostante un aumento di capitale per 300 mln nemmeno un anno e mezzo fa. Senza quell’entrata, divenuta una costante garanzia negli ultimi 9 anni, i bianconeri sono costretti a ridimensionare i loro piani. L’ipotesi Superlega sarebbe stata un toccasana per l’economia degli juventini, i quali ora dovranno cercare necessariamente dei soci di minoranza.