15 Gennaio 2016 - 14:30

“La corrispondenza”, un amore che non conosce ostacoli

la corrispondenza

Colpa, espiazione, amore, immortalità, eternità: questi sono solo alcuni degli elementi che si intrecciano ne La Corrispondenza, il nuovo film di Tornatore

[ads1]La mente umana non potrà mai capire l’infinito così come non potrà mai capire l’amore, inafferrabile, insondabile, che sfugge ad ogni definizione.

“La corrispondenza”, l’ultimo film del premio Oscar siciliano Giuseppe Tornatore, è un flusso continuo di emozioni che pervade e accompagna lo spettatore lungo l’intera vicenda. Un intreccio narrativo essenziale che mette in scena un’ambiziosa esigenza, tentare di rispondere ad una domanda apparentemente semplice: che cos’è l’amore?

Sull’amore si è già detto tutto, troppo, si rischia l’inevitabile retorica nel tentare di dipingere la più grande storia d’amore. Ma io faccio solo i film che mi piacciono e questa storia me la porto dietro da tempo, ho deciso di realizzarla solo quando mi sono persuaso che riusciva a stare in piedi” ha dichiarato il regista di Nuovo Cinema Paradiso.

Un amore clandestino e struggente lega i due protagonisti della pellicola interpretati da Jeremy Irons (Ed Phoerum)  e Olga Kurylenko (Amy Ryan). Lui un professore e luminare di astrofisica, lei una brillante studentessa universitaria che nel tempo libero si “diverte” a fare la controfigura per il cinema in scene particolarmente pericolose, forse per esorcizzare un antico senso di colpa.  All’improvviso Ed sembra sparito nel nulla, avvolto da un mistero. La corrispondenza, tuttavia, continua accompagnando Amy in ogni istante della sua giornata. Lettere, email, video: Ed  riesce a creare una fitta trama di comunicazioni, studiata nei minimi dettagli, tentando di prevedere ogni mossa della sua amata.

Un segreto ben presto svelato e l’inizio di un dramma personale: lo scollamento tra realtà e percezione emotiva che destabilizzerà il presente di Amy, incrociando al contempo frammenti di un passato irrisolto e un futuro ancora del tutto nebuloso e incerto.

Sarebbe meglio non cedere alla tentazione di operare un confronto con La migliore offerta, i due film sono totalmente differenti. Sebbene Tornatore giochi ancora una volta con un rapporto sentimentale segnato da un ciclo ininterrotto di fughe e inseguimenti, nel suo nuovo film la distanza e le attese lasciano spazio all’emozione e siglano la forza dell’amore.

Fin dove può spingersi il sentimento che un uomo prova nei confronti della propria donna? Chi è che stabilisce quali sono i confini dell’amore?

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