14 Dicembre 2018 - 11:43

La Fine del Mondo: inedito di Anastasio, testo e significato del vincitore di X Factor

la fine del mondo

Il primo inedito presentato da Anastasio sul palco di X Factor è La Fine del Mondo. Ecco il testo ed il significato del brano

Il rapper Anastasio, concorrente della dodicesima edizione di X Factor, presenta il suo primo inedito, La Fine del Mondo. La canzone non è una novità per il pubblico del talent, poichè è stato già ascoltato durante le audizioni del programma e già lì, ha incantato tutti e quattro i giudici.

Il brano, scritto dal rapper, mantiene un tono rabbioso e ansioso dall’inizio alla fine. Il 21enne racconta della paura di non andare mai bene, di dover fare le cose di fretta o in un determinato modo perchè la società si aspetta questo.

Testo

Aspetta… non sono pronto ancora,
guarda ho ancora l’etichetta, non so andare in bicicletta o fare i cento all’ora
Mai corso una maratona, superato ostacoli,
non ho mai visto il Napoli di Maradona

E ho le licenze scadute da un pezzo
Quella poetica da rinnovare o levare di mezzo
Abbatto la clessidra orizzontale per fermare il tempo
a patto che smettiate di soffiare per cambiare il vento

E il freddo che avanza, l’anima sintetica, l’estetica dell’ansia
E se oggi potessi cambiare il mondo lo farei domani.

Non mi rompete il cazzo con sta fretta di decidersi, lasciatemi, non fatemi alzare dal letto
Scendetemi di dosso con sta fretta di decidersi voi, voi non fatemi alzare dal letto. (x2)

Non mi alzerò mai,
da questo letto sfatto e zozzo che mi tira giù sul fondo
ed è profondo come un pozzo e mi ripeto alzati,
almeno muoviti ma ste lenzuola sono come sabbie mobili
e non ho manco sonno ma se mi alzo torno ad affrontare il mondo
e sono tempi bui, io il gioco lo conosco affondo
e sono debole, lui cambia regole a suo piacimento e vince sempre lui
e vince sempre lui e dacci dentro, dovrei darci dentro ancora
in contromano a fari spenti sfioro i 120 all’ora
ma il mondo mi ignora ancora e non lo vedo più
non tira un filo di vento, non sento manco l’aria in faccia
mentre cado giù ma io non voglio far finta di niente
se in giro vedo solo e unicamente facce spente
io, io sogno un mondo che finisca degnamente che esploda
non che si spenga lentamente

Io sogno i led e i riflettori alla Cappella Sistina
Sogno un impianto con bassi pazzeschi.
Sogno una folla che salta all’unisono fino a spaccare i marmi, fino a crepare gli affreschi

Sogno il giudizio universale sgretolarsi e cadere in coriandoli
sopra una folla danzante di vandali.
Li vedo al rallenty, miliardi di vite
Mentre guido il meteorite sto puntando lì.

Io sogno i led e i riflettori alla Cappella Sistina
Sogno un impianto con bassi pazzeschi.
Sogno una folla che salta all’unisono fino a spaccare i marmi, fino a crepare gli affreschi.

Sogno il giudizio universale sgretolarsi e cadere in coriandoli
sopra una folla danzante di vandali.
Li vedo al rallenty, miliardi di vite
Mentre guido il meteorite sto puntando lì