20 Gennaio 2018 - 16:02

Le “ammende” di Vittorio Brumotti a “Striscia la Notizia”

Vittorio Brumotti

In un recente servizio andato in onda a “Striscia la Notizia”, abbiamo visto Vittorio Brumotti consegnare uno speciale ricordino a chi parcheggia nei posti riservati ai disabili senza averne diritto

Con Vittorio Brumotti c’è da stare attenti al tagliandino!

Diciamoci la verità, ci sono vizi di cui noi italiani siamo assoluti portabandiera: tentare di saltare la fila alle Poste o dal medico, dire “arrivo subito” salvo poi presentarsi impunemente con almeno quindici minuti di ritardo, e lasciare la macchina nei parcheggi riservati alle persone disabili.

Il programma “Striscia la notizia” ha fatto della caccia ai furbetti del parcheggio un vero e proprio mantra in questa nuova stagione: così ecco aggirarsi per le strade di tutta Italia il mitico inviato con la bicicletta, Vittorio Brumotti, intento a lasciare sulle macchine dei parcheggiatori abusivi uno speciale “ricordino” (vedi QUI il servizio del 19 Gennaio).

Non è la prima volta che il reporter si prodiga per questo tipo di cause: già ad inizio 2017 aveva consegnato al programma di Antonio Ricci una serie di servizi in cui stanava quelli senza tagliandino portandosi sulle spalle una carrozzella che poi lasciava sul tettuccio della macchina del malcapitato.

“No, ma io ho parcheggiato solo un attimo”

Nel vedersi scoperti da milioni di telespettatori, i temerari parcheggiatori accampano le migliori scuse. Eccone una top tre:

3. “No, ma è stato solo un attimo, l’avrei subito tolta”

2. “Non c’era altro parcheggio, l’unico libero era questo”

  1. “Ma perché tu non parcheggi altrove?”

“Striscia” e la disabilità: Missione zero Barriere Architettoniche

Da sempre il programma preserale di Canale 5 è sensibile al tema dell’integrazione delle persone disabili: sono rimasti negli annali Mediaset, per esempio, i servizi in cui il Mago Antonio Casanova si occupava dell’annosa questione delle barriere architettoniche, che rendono spesso difficilmente vivibili le nostre città. In alcuni casi il tg satirico ha fatto molto, per altri, invece, non basterebbe neppure la bacchetta magica.

 

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