4 Gennaio 2016 - 23:22

Le ceneri di Pino Daniele in Maremma

ceneri

Le ceneri dell’artista partenopeo sono state portate dai due figli nel cimitero di Magliano nel più assoluto riserbo. Ad esprimere la volontà di riposare per sempre qui era stato lo stesso cantante che aveva scelto questa porzione di Toscana come rifugio dal mondo

[ads1] COME UNA SECONDA CASA – Pino Daniele è tornato in Maremma.Dalla tarda serata del 30 dicembre, l’artista napoletano riposa nella piccola cappella costruita per lui nel cimitero di Magliano in Toscana. Le ceneri di Pino Daniele sono state portate nel più assoluto riserbo dai due figli del cantante, Alessandro e Cristina, nel cimitero maglianese e complice il buio nessuno ha visto le operazioni con le quali l’urna funeraria del cantante è stata collocata nella cappella.

Il cimitero di Magliano è piccolo e raccolto. La Maremma lo ha accolto circa dieci anni fa. Qui Pino Daniele si sentiva a casa, passeggiava fra le stradine di campagna e c’è anche chi racconta di averlo sentito cantare in lontananza. L’artista aveva intenzione di investire anche nel territorio di Magliano così come aveva fatto in quello di Orbetello dove era residente creando il Tuscany Bay, un locale di classe, sulla spiaggia della Giannella. Purtroppo la morte lo ha strappato a tutti i suoi progetti di imprenditore e alla sua musica che lo ha reso noto al mondo intero.

Siamo onorati che Pino Daniele riposi nel nostro cimitero – dichiara Diego Cinelli sindaco di Magliano – faremo di tutto per garantire la sua sicurezza”. Dal 30 dicembre Pino Daniele è tornato nella quiete e nella pace di quei luoghi incantati che per un decennio lo avevano accolto ed amato con discrezione.

Maremma

Le ceneri di Pino Daniele in Maremma

IL LUOGO DI RIPOSO – Ad esprimere la volontà di riposare per sempre in terra di Maremma era stato lo stesso cantante che aveva scelto proprio la campagna di questa porzione di Toscana come rifugio dal mondo. La cappella, costruita dopo che l’amministrazione locale aveva attribuito a Daniele la cittadinanza onoraria, domina, nella sua semplicità il cimitero e da lì è possibile intravedere scorci di quelle valli e colline che avevano catturato il cuore e gli occhi di Pino Daniele.

In fretta e furia il cantiere è stato ripulito e la cappella liberata dalla copertura che impediva ai curiosi di vederne l’interno. La struttura poggia su una parte basamentale che stacca da terra il luogo del riposo e risulta completamente rivestita in travertino bianco locale. La cappella cerca di raccogliere lo spirito di mistica connessione tra architettura, cielo e natura. Il pavimento interno e l’altare sono stati realizzati in marmo, la venature del quale scorrono sul pavimento invitando lo sguardo a dirigersi verso l’altare che contiene l’urna cineraria.

La sicurezza della cappella è garantita dalla porta di accesso e dal lucernario realizzati in vetro antisfondamento e dall’installazione di sofisticati sistemi di allarme. Al centro una grande foto dell’artista che sorridente imbraccia la sua chitarra, compagna di mille melodie. La cornice della fotografia è in palissandro, legno col quale sono costruite molte delle sue chitarre. Sul lato destro della cappella una scritta, anch’essa in palissandro, che ricorda a tutti chi è stato Pino Daniele, “chitarrista, compositore, poeta” sotto le data di nascita e di morte. In palissandro anche la sua firma nella parete opposta. Dalla vetrata entrano, ad ogni ora del giorno, i raggi del sole, quel sole che bacia la campagna maremmana che scalderà il riposo eterno dell’artista e il freddo marmo della cappella ma che ricorda anche il suo sole di Napoli. Quella Napoli che lui ha cantato in tante canzoni ma che ha deciso di lasciare e di non farvi ritorno nemmeno per il suo riposo eterno.

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