17 Marzo 2018 - 18:04

Le Regole del Delitto Perfetto: la final review della quarta stagione

Le regole del delitto perfetto

Si è conclusa giovedì sera la programmazione americana della serie “Le regole del delitto perfetto”. In Italia, la quarta stagione è appena tornata in onda su Fox

Peter Nowalk ha da qualche settimana rinnovato il suo contratto da head writer con la ABC ma è ancora presto per dire se una quinta stagione de “Le Regole del Delitto Perfetto” ci sarà oppure no. In attesa di poter analizzare gli indizi che convergono nella direzione di un rinnovo o di una chiusura definitiva, si parta col dire che il finale della serie creata da Shonda Rhimes, andato in onda giovedì su ABC, è senz’altro atipico rispetto a ciò a cui siamo stati abituati: nessuna disperazione e soprattutto, niente sangue.

Il tutto trova una pacificazione attorno ad un discorso tenuto da Annalise (Viola Davis) alla radio: la donna, uscita vincente e riabilitata da una class action con cui richiedeva alla Corte Suprema la revisione di alcuni processi bollati di negligenza e razzismo nei confronti di imputati di colore, parla dell’importanza delle seconde occasioni mentre scorrono le immagini dei componenti del suo entourage, che cercano un punto dal quale ripartire: Laurel (Karla Souza) si gode il suo bambino ritrovato, Connor (Jack Falahee), mentre è in procinto di convolare a nozze con Oliiver (Conrad Ricamora) si iscrive nuovamente alla facoltà di legge, mentre Bonnie (Liza Weil) sembra voler ripartire dall’amore.

“Sono diventata me. E’ di questo che dovresti essere felice”

Uno spunto per una probabile quinta stagione, ora che il cerchio Laurel sembra essersi chiuso, anche se non del tutto, potrebbe essere rappresentato dall’andare ad indagare nella backstory di Michaela. Il personaggio interpretato da Aja Naomi King è quello che, più di tutti,  in questa stagione è stata al centro di una parabola ancora irrisolta: il suo approdo come tirocinante alla Caplan&Gold faceva presagire l’inizio di una brillante carriera, ma poi gli eventi sono precipitati.

Oggi Michaela appare più cinica, a tratti spietata (come quando decide di far rimpatriare Simon affinché il ragazzo non diventi un testimone scomodo dei misfatti dei Keatings) e, soprattutto, irrimediabilmente sola: Asher (Matt McGorry) l’ha infatti lasciata dopo aver scoperto il suo tradimento, avvenuto nella puntata crossover con Scandal.

Laurel: è davvero finita qui?

La quarta stagione si è concentrata, come già detto, sul personaggio di Laurel: abbiamo assistito, in particolare, alla lotta con suo padre per la custodia di Cristopher, il bambino che la studentessa ha avuto con Wes. Siamo stati testimoni della sua spasmodica ricerca dell’assassino del suo fidanzato, ricerca che l’ha portata ad avere uno scontro diretto con sua madre (nella 4×14). La matriarca ora è sparita nel nulla:Laurel giura di non saperne niente ma, in una delle ultime scene del season finale, la vediamo tentare di lenirsi delle ferite sul braccio, mentre è sotto la doccia. Come se le sarà procurate quelle ferite Laurel, hanno qualcosa a che fare con la scomparsa di sua madre?. Ecco  altro interrogativo a cui una probabile quinta stagione dovrebbe rispondere.

Attenzione Gabriel Maddox: lo interpreta Rome Flynn da “Beautiful” a “Le Regole del Delitto Perfetto”

Non è How to get away with Murder se non chiude con un enigma. Abbiamo già il mistero per la quinta stagione: chi è Gabriel Maddox?. Frank (Charlie Weber) lo incontra tra le matricole della Facoltà di Legge. Subito dopo, il braccio destro di Annalise fa una misteriosa telefonata in cui dice:

“Il tempo della tranquillità è finito. Suo figlio vivo“.

Il toto mamma si riduce a due candidate: Bonnie ed Annalise con le quotazioni della prima in incredibile ascesa: l’avete visto il dossier sfogliato da Nate che riguarda proprio la problematica seconda di Annalise, n cui, con una nota a penna, ci si chiede se il suo bambino possa essere ancora vivo?

Altre direttrici narrative

Che la quarta de “Le Regole del Delitto Perfetto” fosse una stagione atipica, a dire il vero, lo avevamo capito già da tempo. Soprattutto per il fatto che in questo capitolo Annalise non ha avuto una vera e propria nemica con cui scontrarsi, non una alla Emily Sinclar della stagione 2 od alla Atwood della stagione 3 per intenderci.

E’ vero, il suo rapporto con Bonnie non è stato dei più idilliaci, ma in linea di massima Annalise ha avuto comunque le sue alleate: prima Olivia Pope e poi, in zona cesarini, Tegan Prce (Amirah Vann), la boss della Caplan&Gold che potrebbe avere ancora molto da dire.

Altro tema sviscerato in queste ultime 15 puntate è la dipendenza: Annalise sembra essersi finalmente liberata dalla morsa dell’alcolismo, prima con l’aiuto del Dottor Roa (che ci ha rimesso la sua di sobrietà), e poi con un’ incisiva captatio benevolentiae di Olivia Pope che, per calmare l’avvocato da un attacco di panico che l’ha sorpresa poco prima della sua arringa in Corte Suprema, le ha detto:

“Tutto quello che cerchi in fondo a quella bottiglia è già dentro di te”.

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