5 Febbraio 2019 - 13:04

Lega, Domenico Grispino, marito della Kyenge, si candida con il partito

Domenico Grispino Kyenge

L’annuncio di Domenico Grispino è arrivato via radio. Sarà in lista a Castelfranco Veneto con la Lega. E difende il pensiero di Matteo Salvini

La situazione della politica italiana diventa sempre più paradossale ogni giorno che passa. Il marito di Cécile Kyenge, eurodeputata PD, ovvero Domenico Grispino, ha annunciato che si candiderà con la Lega alle prossime elezioni Comunali in provincia di Modena. L’annuncio è stato dato dallo stesso marito della parlamentare.

Ho firmato per Salvini ai banchetti della Lega, entrerò in lista alle comunali di Castelfranco Emilia, sono persone perbene quelli della Lega. Ci sono le elezioni comunali, e metto a disposizione della Lega quello che so, le mie competenze.” ha dichiarato Domenico Grispino.

Il processo a Salvini finirà nel nulla. Se uno prende una linea poi non può cambiare, è evidente che Salvini lo fa per svegliare l’Europa. Sta facendo bene.” ha poi detto.

Per il politico, la politica è comunque distinta dalla vita privata. I rapporti tra il Carroccio e la moglie non sono un problema, e sono una questione slegata dalle vicende familiari.
Io penso per me, ognuno pensa per sé, con mia moglie non parlo mai di queste cose. Sono a favore dello slogan ‘aiutiamoli a casa loro’ e bisogna creare dei punti strategici in Africa di attrazione delle persone. Ma mica con cattiveria. Salvini non è disumano, penso che sia una macchina da guerra per avere consensi. Poi ci sono altri personaggi a cui sono più vicino, come Giorgetti. Alle Europee non voterò PD, per il partito di mia moglie. Le persone che ho conosciuto a Castelfranco sono molto in sintonia con me e tutt’altro che aggressive.

Il paradosso, però, è che proprio la Kyenge fu bersagliata dalla Lega nel 2013. A seguito dei vari attacchi, l’ex senatore della Lega Roberto Calderoli è stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione. L’ipocrisia si spreca.

La “nuova” politica

Diciamoci francamente: questo non è un grandissimo colpo per la Lega, soprattutto dal punto di vista dell’immagine. L’immagine che dona Domenico Grispino è un’immagine distorta, di un partito che pensa di essersi lasciato le politiche della vecchia gestione alle spalle, ma che, a conti fatti, continuano a tornare ciclicamente.

Quello del politico leghista, marito della Kyenge, è uno dei casi più grotteschi che ha coinvolto il partito di Governo da quando è cominciata la gestione Salvini. Le politiche del partito si sono spostate da un odio razziale circoscritto all’Italia ad un odio nazionale e diffuso nei confronti degli immigrati. Eppure, la cosa più assurda è che proprio una personalità di spicco del partito sia sposata con un’immigrata contro cui tanto combatte in Parlamento. A questo punto, cosa si può pensare?

Semplice: gli immigrati sono sfruttati solamente per aumentare il consenso dei voti, per una strategia elettorale che, ad oggi, sta pienamente pagando. O almeno, sta pagando nei confronti degli italiani stanchi della vecchia politica e che nutrono speranza nei confronti del nuovo corso che sta prendendo piede con il duo Lega-M5S.

Domenico Grispino è l’emblema perfetto della politica che la Lega sta attuando al momento. Colui che pubblicamente attacca il nemico comune di tutti gli “italiani” (ovvero gli immigrati), salvo poi andarci a letto ogni santa notte per il vincolo matrimoniale. Una cosa francamente grottesca e assurda.

Ma, del resto, non è la prima volta che il Governo agisce in questa maniera. La loro bravura è quella di confondere le tracce, di mascherare le proprie nefandezze attraverso l’ottimo sistema di comunicazione di cui nutrono. Ma anche i giochi comunicativi hanno una fine ben precisa. E allora, quando ci sarà questa fantomatica fine, Matteo Salvini tremerà fortemente.