Legge Zan, Vaticano: “Viola il Concordato”. Richiesta una modifica
Il Vaticano richiede modifica della legge Zan, in virtù di quanto stabilito nei Patti Lateranensi. Scoppia la polemica, duro sfogo di Fedez
Un atto del genere non era mai accaduto da quando, l’11 febbraio del 1929 (e dopo la successiva modifica del 1984), lo Stato Italiano e quello del Vaticano hanno firmato i famosi Patti Lateranensi. Questa volta, però, la Santa Sede ha deciso di intervenire sulla legge Zan, in approvazione al Senato. La lettera, consegnata per mano del monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede, presso l’ambasciata italiana in Vaticano. Già lo scorso 17 giugno, lo stesso Gallagher aveva consegnato una nota verbale all’ambasciata in cui si esprimevano perplessità sulla legge contro l’omofobia, lesbofobia e transfobia.
Nella nota, pubblicata dal Corriere, si legge: “Alcuni contenuti attuali della proposta legislativa in esame presso il Senato — recita il testo — che riducono la libertà garantita alla Chiesa Cattolica dall’articolo 2, commi 1 e 3 dell’accordo di revisione del Concordato“. I commi citati riguardano, per l’appunto, “la libertà di organizzazione, di pubblico esercizio di culto e dall’altro” e garantiscono “ai cattolici e alle loro associazioni e organizzazioni la piena libertà di riunione e di manifestazione del pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione“.
Sotto accusa, in particolare, l’articolo 7 del ddl Zan che permetterebbe alle scuole di organizzare manifestazioni in occorrenza della Giornata Nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia e la transofobia. Questo, infatti, secondo il Vaticano, sarebbe un attentato alla libertà di pensiero della comunità cattolica, con il timore di discriminazioni che che da questo possano scaturire addirittura atti giudiziari. Per questo motivo, si conclude la nota con un’esortazione al Governo Italiano a modificare il disegno di legge in via di approvazione: “Chiediamo che siano accolte le nostre preoccupazioni“.
Scoppia la polemica
Intanto scoppia la polemica sui social da parte di chi si dichiara sconcertato per la richiesta del Vaticano. Tra questi spunta un tweet del rapper Fedez, da sempre grande sostenitore delle legge Zan. Scrive infatti: “Riassumendo: il Vaticano che ha un debito stimato di 5 miliardi di euro su tasse immobiliari mai pagate dal 2005 ad oggi per le strutture a fini COMMERCIALI dice all’Italia “guarda che con il DDL Zan stai violando il #Concordato”.
Riassumendo: il Vaticano che ha un debito stimato di 5 miliardi di euro su tasse immobiliari mai pagate dal 2005 ad oggi per le strutture a fini COMMERCIALI dice all’Italia “guarda che con il DDL Zan stai violando il #Concordato” ??♂️
— Fedez (@Fedez) June 22, 2021
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