26 Luglio 2018 - 18:05

Leonardo: “Non sarà un mercato folle. Mai parlato con Conte. Bonucci? Il desiderio parte da lui

Leonardo

Le prime parole di Leonardo da dt del Milan: “Mercato legato al Fair Play. Bonucci-Juve? il desiderio parte da lui. Mai sentito Conte.  Maldini? Paolo è la storia del Milan”

Le prime sensazioni sul suo ritorno:Avrò un ruolo legato alla squadra, all’idea sportiva e alla squadra. Ho accettato la proposta per l’interesse molto grande che c’è verso il calcio da parte di gente giovane e capace. Sono felice per come mi hanno scelto, hanno scelto me per realizzare ciò che loro vogliono. Quello che mi ha fatto accettare la proposta e’ l’interesse per il calcio, la struttura di gente giovane, capace e che ha voglia di fare e per come mi hanno scelto: hanno fatto uno studio di mercato e questo e’ un motivo importante per me. Penso che ci sono ancora tante cose da capire e da mettere in pratica. E’ un inizio, abbiamo bisogno di tempo per organizzare come vogliamo. Solo rivedere le persone che ho visto qui mi fa pensare che ne valga la pena”.

Sul mercato e la possibile trattativa con la Juve per Bonucci: “Finora ho incontrato la Juventus, ma non solo. Siamo anche in ritardo rispetto a quelli che sono i tempi del mercato. Siamo legati al financial Fair play e quindi non sara’ un mercato folle, ma saggio, intelligente e moderato”.  Bonucci? Il tutto parte da un suo desiderio, se ci sarà la possibilità di realizzarlo lo faremo, ma dovrà essere molto interessante per tutti. La sua è stata un’idea, da lì è partito il parlare e il vedere se sarà possibile con la Juve. Che un giocatore possa avere un desiderio è normale, non ha solo chiesto di andare via ma anche il nuovo progetto e gli obiettivi. L’anno scorso è arrivato come simbolo del cambiamento, in grande sintonia vedremo cosa potrà succedere: non è detto che vada”.

Una parte dei tifosi del Milan lo considera ancora un traditore per il suo passato interista: “Li capisco perfettamente, li rispetto. Forse è legato anche ad un passato insieme positivo, i sentimenti ci sono stati”.

Quello che lo attende è probabilmente la sfida più difficile della sua carriera: “Una definizione non così distante dalla realtà. Qui c’è un pezzo della mia vita, Milano è dove sono diventato adulto. Realizzare qualcosa nella mia seconda casa è forse la mia sfida più grande, sì. Ma non la vedo come una cosa personale, sebbene tocchi la mia vita e la mia storia”.

Sul valore della rosa attuale del Milan: “Con tutti questi cambi di proprietà è normale che la squadra subisca questi cambiamenti. Il Milan è abituato a lottare per lo scudetto, ma nella seconda parte dello scorso campionato la squadra ha fatto bene. Però ci sono situazioni che dobbiamo risolvere, i giocatori che hanno giocato meno e che giocheranno meno, usciranno”.

Sui portieri: “Non sono ancora arrivate. Ma è una coppia equilibrata, abbiamo un portiere di grande proiezione come Donnarumma e un giocatore che ha fatto tutto nella sua carriera, ha 36 anni, porta equilibrio e bravura nello spogliatoio. Gattuso può gestire questo equilibrio, ne abbiamo già parlato. Non so se arriveranno offerte, ho già iniziato a parlare con gli agenti, ma rispetto a loro due non c’è niente fino ad ora”.

Sulla posizione di Gattuso: “Il mio punto di vista è quello dalla società, Gattuso è stato il primo ad essere confermato, questo non si è mai discusso. E’ normale che se allenatori importanti sono liberi succedono queste cose, ma nessuno ha parlato con Conte. Gattuso è cresciuto come allenatore, è un uomo di Milan e così partiremo”.

Sul possibile ritorno di Paolo Maldini:”Paolo è un grande amico, che rappresenta la storia del Milan e questo è un valore enorme. Se fosse con noi sarebbe una cosa molto bella. Vedremo”.

Sull’egemonia della Juve e la forza delle altre avversarie:Sono andato via io e la Juve ha cominciato a vincere tutto (ride, ndr). Stanno vivendo un momento top e si stanno rinforzando ulteriormente con l’obiettivo Champions. Ci sono anche altre squadre che sono cresciute, come Inter e Napoli. Anche la Roma ha una sua stabilità. La Lazio ha fatto un ottimo campionato. Il campionato italiano è molto difficile e competitivo. Noi dobbiamo fare meglio per tornare in questo gruppo di elité”.

La situazione di Locatelli:”Penso che a prescindere da quello che succederà, è un ragazzo nato qui. Come se fosse un figlio. Ci sarà sempre un rapporto sentimentale, ma c’è anche una parte pratica. Dobbiamo capire le intenzioni, penso che non abbia finito il suo percorso di crescita e se lo continuerà qui, sarà interessante anche per lui“.

Sul possibile arrivo di un ds:Ci vorrebbe una mano, perché ci sono tante cose da fare e il tempo è poco. Però la scelta delle persone è importante, bisogna fare le cose con calma. E questo serve anche per i giocatori. Il margine di errore può aumentare tanto. Cerchiamo di fare cose sensate”.

Sul suo legame con la storia rossonera: “Penso che il Milan abbia avuto giocatori e dirigenti più importanti di me, non sono stato neanche un Pallone d’Oro, non sono quello che rappresenta di più la storia del Milan. La scelta legata a me è abbastanza professionale. Bisogna investire tanto su questo legame con la storia e la tradizione, con figure che possano rappresentare questa storia in maniera importante. Quello che rappresenta il Milan è impressionante, da quando sono tornato sono sommerso, è un ritorno che cambia la mia vita. Voglio riportare il Milan dove tutti vogliamo”.

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