16 Ottobre 2015 - 02:55

“Finché morte non ci separi”, Levante duetta con la madre

levante

Levante emoziona tutti con un featuring speciale con sua madre nel brano Finché morte non ci separi, terzo singolo estratto dal suo secondo album Abbi cura di te

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Un duetto speciale, sentito, emozionante. Levante dedica a sua madre il suo ultimo singolo, “Finché morte non ci separi”, terzo estratto dal suo ultimo progetto discografico Abbi cura di te, uscito lo scorso maggio per Carosello Records.

Levante_album_cover_web_24001-748x748La madre, oltre a duettare con Levante, è anche protagonista insieme alla figlia del videoclip del brano, girato da Romana Meggiolaro.

Questa è la storia vera di una grandissima donna, con l’immensa fortuna di esserle figlia. Questa è la storia di chi ha rischiato tanto per rincorrere la felicità, fino alla fine e oltre. 

ha scritto Levante sulla sua pagina Facebook.

Il brano infatti, racconta una storia d’amore d’altri tempi, quella dei suoi genitori, che in una fredda notte torinese del 1974 progettarono una fuga per poter vivere liberamente la loro relazione. 

Legherò le lenzuola
una ad una fino a te
primo piano come l’everest.
sedici anni e la testa giù nel cuore
sto arrivando amore

Portami con te
questa notte che
non ho più paure
portami con te
questa notte che
non ho più parole

Levante aveva letto questa storia dal diario della madre, che all’epoca della fuga era appena sedicenne. Un involucro rosso che narrava delle vicende dalle sembianze leggendarie, ritrovato nel 2009 dopo la prematura morte del padre. Ricordi che alla luce di questa mancanza acquistavano un valore dal sapore amaro, ma nello stesso tempo preziosissimo.

Ricordo come fosse ieri quella piccola me dentro un grembiule blu raccontare la storia d’amore di mamma e papà. Ricordo lo stupore e gli occhi sgranati delle compagnette di classe nell’udire “e si calò dal primo piano mentre papà l’aspettava di sotto!”. 

Un flashback stupendo nella sua tlevanteristezza e nel suo incedere sognante,
che l’unione delle due voci rende in tutta la sua straordinaria bellezza.

vuoi tu prendere
come tua legittima sposa
la qui presente
per amarla, onorarla e rispettarla
in salute e in malattia
in ricchezza e in povertà
finché morte non vi separi?

Un amore reale, che dall’evasione portò alla realizzazione di una splendida famiglia. “Vi basterà sapere che andò così bene che nel 1987 diventammo sei”. Un sentimento così forte che quella moglie temeraria ha saputo trasmettere anche e soprattutto da madre. 

Maestra di forza e coraggio, grazie.

Abbiate cura di voi, fino alla fine… e se potete, utilizzate le scale.

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