Liberato il Canale di Suez bloccato da nave Evergreen
Nella notte i lavori per liberare il Canale di Suez occupato dalla portacontainer Ever Given. La causa imputabile ad errore umano
Ad annunciarlo le Autorità del Canale di Suez, quando con le operazioni per disincagliare la portacontainer è stato possibile riattivare la navigazione nel canale, ma già all’alba i siti di monitoraggio avevano comunicato che le operazioni di rimorchio erano andate a buon fine.
Il tenente generale Osama Rabei ha dichiarato che con le operazioni di tiro è spinta è stato possibile riportare quasi a galla la Ever Given e ciò è stato chiaramente visibile quando la poppa della nave, lunga quasi 400 metri e dal peso di oltre 200 mila tonnellate, era parallela alla banchina, dopo aver rimosso 27 mila cubi di sabbia a 18 metri di profondità per il buon fine delle operazioni.
In soccorso alla portacontainer sono giunti, oltre i 12 rimorchiatori messi a disposizione, anche la nave italiana Carlo Magno e la olandese Alp Guard.
Dalle prime testimonianze, principalmente quella dell’ex vice-presidente dell’Autorità del canale, pare che una tempesta di sabbia martedì scorso abbia contribuito a farla incagliare. Tuttavia la Ever Given non è stata l’unica né la nave più grande che in quelle ore ha attraversato il canale. Per tale motivo, si presume si stato un errore umano a determinare l’incagliamento del portacontainer determinando il blocco del Canale di Suez dalla settimana scorsa e il ritardo di centinaia di navi.
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