Libia, Di Maio torna a Tripoli per consolidare la tregua
Di Maio preme sulla Libia per il rientro delle aziende italiane. In più, è in progetto l'”autostrada della pace” e l’aeroporto di Tripoli
Molti progetti in ballo, in un confronto davvero importante che potrebbe sancire una partnership definitiva. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio vola questa mattina a Tripoli in un momento delicato nella vita del Governo guidato da Fayez Serraj e nato nel 2016 con la benedizione delle Nazioni Unite. L’uomo ha sospeso il ministro degli Interni Fathi Bishaga. Un provvedimento che ha imbarazzato la Turchia, in quanto proprio Bishaga aveva creato un rapporto diretto con Erdogan e i suoi uomini.
Di Maio non vuole entrare nel merito, ma sa che l’ex ministro degli Interni è stato l’uomo in prima linea nella lotta al terrorismo. Ma non è solo questo il tema principale della visita. Il pentastellato affronterà un massiccio dossier industriale e commerciale. La Farnesina vuole riattivare la Commissione mista con la Libia sulle questioni economiche. L’obiettivo è quello di dare credito alle aziende italiane che li vantano e di fornire le prospettive e i progetti di comune interesse per il rilancio delle relazioni economiche.
Tra i progetti più importanti in Libia vi sono l'”autostrada della pace” e l’Aeroporto di Tripoli. I libici chiedono di riprendere appena possibile l’autostrada costiera prevista dall’art. 8 del Trattato di Bengasi firmato da Gheddafi e Silvio Berlusconi. Per quanto riguarda l’aeroporto, i lavori sono bloccati causa sicurezza. Infatti, le condizioni per proseguire l’operato devono essere garantite, altrimenti non se ne può nemmeno parlare. Una grana non da poco per il Governo.
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