Lifeline, dopo otto giorni approda a Malta la nave di migranti
La nave di migranti Lifeline, dopo otto giorni, riceve l’ok all’attracco nel porto de La Valletta, a Malta. A bordo anche un fotografo italiano
La nave Lifeline, al centro di una questione diplomatica tra Malta e gli altri paesi europei, ha ricevuto ieri nel pomeriggio il placet per attraccare. L’odissea durata otto giorni, duranti i quali la nave è rimasta in mare aperto, gli ultimi due ad una distanza di 25 miglia dalle coste maltesi, è stata soccorsa dalla marina militare. La procedura è stata complessa a causa del vento a 40 nodi e al mare forza 5. La velocità con cui si è avvicinata al porto è stata di 3 nodi ed ha impiegato sei ore per entrare nel porto e per ormeggiare al porto Boilers Wharf di Senglea. Successivamente, la nave blu issa la bandiera gialla, simbolo di resa e di emergenza sanitaria a bordo.
Ad attendere la nave con 234 migranti c’erano medici, poliziotti, ambulanze, sei pullman della polizia ed un un gruppo di patrioti maltesi con degli striscioni “Stop human trafficking“. Alla fine, la procedura si è conclusa alle 21. A bordo anche un fotografo italiano.
Il capitano della Lifeline, Carl Peter Reisch, potrebbe venire arrestato su mandato della magistratura per disobbedienza agli ordini della Guardia Costiera italiana. Anche se pare che l’equipaggio abbia già ingaggiato un team di avvocati, sostenendo di non essere a conoscenza di eventuali provvedimenti già annunciati.
La situazione si è sbloccata quando il premier maltese Muscat è riuscito a raggiungere un accordo con gli altri paesi europei, esclusa la Germania. L’accordo prevede la distribuzione dei migranti accolti.
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