Quest’anno Lo Stato Sociale si esibirà per la prima volta sul palco dell’Ariston. Il brano scelto è “Una vita in vacanza”, satira pungente sul mondo del lavoro
Una partecipazione, quella de
Lo Stato Sociale al Festival, davvero
insolita e impensabile per molti. Infatti la
band bolognese, con sound
elettropop, testi
anticonvenzionali e sfumature
indie, è ben lontana dalla musica tradizionalmente associata al teatro
Ariston. Il gruppo debutterà a Sanremo con il brano
“Una vita in vacanza”. Il pezzo, scritto e arrangiato da
Lo Stato Sociale, è stato prodotto artisticamente e orchestrato da
Fabio Gargiulo (Francesca Michielin, Cristiano De Andrè, Arisa) e gli archi sono stati incisi e coscritti con
Davide Rossi (Coldplay, U2, Goldfrapp). Il testo è un’implicita riflessione sul mondo del
lavoro di oggi, in cui i giovani contestano la tendenza ad
identificare un individuo con la sua professione. Attraverso un elenco di professioni, la band vuole spingere il pubblico a riflettere sui perché della ricerca di definizione attraverso le scelte professionali. Inoltre, parla del
nemico giurato del lavoro: la
vacanza. Riguardo questo brano hanno dichiarato: “
L’abbiamo scritta dopo le vacanze l’estate scorsa. Abbiamo pensato che tornare dalle vacanze è una cosa molto brutta, perché inizi subito a pensare a quelle dell’anno successivo: è un logorio, è meglio restare in vacanza. Quindi il brano è dedicato a questa idea di vacanza continua, che auspichiamo per tutto il mondo”. Il brano è inserito nell’album
“Primati”, che sarà rilasciato il
9 febbraio e
raccoglie i singoli più importanti della storia del gruppo.
“Una vita in vacanza” , disponibile in
presave su
Spotify, è già un tormentone annunciato e ricco di significato. Di seguito il testo così come riportato
su Tv Sorrisi e canzoni.
Ecco il testo di “Una vita in vacanza”
E fai il cameriere, l’assicuratore Il campione del mondo, la baby pensione Fai il ricco di famiglia, l’eroe nazionale Il poliziotto di quartiere, il rottamatore Perché lo fai? E fai il candidato poi l’esodato Qualche volta fai il ladro o fai il derubato E fai opposizione e fai il duro e puro E fai il figlio d’arte, la blogger di moda Perché lo fai? Perché non te ne vai? Una vita in vacanza Una vecchia che balla Niente nuovo che avanza Ma tutta la banda che suona e che canta Per un mondo diverso Libertà e tempo perso E nessuno che rompe i coglioni Nessuno che dice se sbagli sei fuori E fai l’estetista e fai il laureato E fai il caso umano, il pubblico in studio Fai il cuoco stellato e fai l’influencer E fai il cantautore ma fai soldi col poker Perché lo fai? E fai l’analista di calciomercato Il bioagricoltore, il toyboy, il santone Il motivatore, il demotivato La risorsa umana, il disoccupato Perché lo fai? Perché non te vai? Vivere per lavorare O lavorare per vivere Fare soldi per non pensare Parlare sempre e non ascoltare Ridere per fare male Fare pace per bombardare Partire per poi ritornare