5 Febbraio 2018 - 12:39

Lo Stato Sociale debutta a Sanremo con “Una vita in vacanza”

le iene

Quest’anno Lo Stato Sociale si esibirà per la prima volta sul palco dell’Ariston. Il brano scelto è “Una vita in vacanza”, satira pungente sul mondo del lavoro

Una partecipazione, quella de Lo Stato Sociale al Festival, davvero insolita e impensabile per molti. Infatti la band bolognese, con sound elettropop, testi anticonvenzionali e sfumature indie, è ben lontana dalla musica tradizionalmente associata al teatro Ariston.

Il gruppo debutterà a Sanremo con il brano “Una vita in vacanza”. Il pezzo, scritto e arrangiato da Lo Stato Sociale, è stato prodotto artisticamente e orchestrato da Fabio Gargiulo (Francesca Michielin, Cristiano De Andrè, Arisa) e gli archi sono stati incisi e coscritti con Davide Rossi (Coldplay, U2, Goldfrapp).

Il testo è un’implicita riflessione sul mondo del lavoro di oggi, in cui i giovani contestano la tendenza ad identificare un individuo con la sua professione. Attraverso un elenco di professioni, la band vuole spingere il pubblico a riflettere sui perché della ricerca di definizione attraverso le scelte professionali. Inoltre, parla del nemico giurato del lavoro: la vacanza.

Riguardo questo brano hanno dichiarato: “L’abbiamo scritta dopo le vacanze l’estate scorsa. Abbiamo pensato che tornare dalle vacanze è una cosa molto brutta, perché inizi subito a pensare a quelle dell’anno successivo: è un logorio, è meglio restare in vacanza. Quindi il brano è dedicato a questa idea di vacanza continua, che auspichiamo per tutto il mondo”.

Il brano è inserito nell’album Primati”che sarà rilasciato il 9 febbraio e raccoglie i singoli più importanti della storia del gruppo. “Una vita in vacanza” , disponibile in presave su Spotify, è già un tormentone annunciato e ricco di significato. Di seguito il testo così come riportato su Tv Sorrisi e canzoni.

Ecco il testo di “Una vita in vacanza”

E fai il cameriere, l’assicuratore
Il campione del mondo, la baby pensione
Fai il ricco di famiglia, l’eroe nazionale
Il poliziotto di quartiere, il rottamatore
Perché lo fai?
E fai il candidato poi l’esodato
Qualche volta fai il ladro o fai il derubato
E fai opposizione e fai il duro e puro
E fai il figlio d’arte, la blogger di moda
Perché lo fai?
Perché non te ne vai?

Una vita in vacanza
Una vecchia che balla
Niente nuovo che avanza
Ma tutta la banda che suona e che canta
Per un mondo diverso
Libertà e tempo perso
E nessuno che rompe i coglioni
Nessuno che dice se sbagli sei fuori
E fai l’estetista e fai il laureato
E fai il caso umano, il pubblico in studio
Fai il cuoco stellato e fai l’influencer
E fai il cantautore ma fai soldi col poker
Perché lo fai?
E fai l’analista di calciomercato
Il bioagricoltore, il toyboy, il santone
Il motivatore, il demotivato
La risorsa umana, il disoccupato
Perché lo fai?
Perché non te vai?

Vivere per lavorare
O lavorare per vivere
Fare soldi per non pensare
Parlare sempre e non ascoltare
Ridere per fare male
Fare pace per bombardare
Partire per poi ritornare

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