8 Settembre 2019 - 11:43

Luca Marinelli: da “Lo Zingaro” alla Coppa Volpi

Luca Marinelli

La Coppa Volpi vinta ieri sera a Venezia 76 apre una nuova fase nella carriera di Marinelli: la storia di un talento sempre più internazionale

Ieri pomeriggio, mentre aspettavo che mandassero in onda la Cerimonia di Chiusura di Venezia 76, ho fatto una mini-maratona di tre film italiani passati nel corso degli anni dal red carpet della kermesse lagunare: tra questi anche “Tutti i santi giorni” di Paolo Virzì con Luca Marinelli e la cantante Thony nei panni di una coppia alla spasmodica ricerca di un figlio.

E ieri sera è stato proprio Paolo Virzì a consegnare a Marinelli la Coppa Volpi alla Miglior Interpretazione Maschile per Martin Edena suggello di una crescita che ha ancora ampissimo margine:

Vorrei dedicare questo premio a tutte le persone che sono in mare a salvare altre vite e ci evitano brutte figure con noi stessi e con il prossimo

Così Marinelli, la cui carriera è esplosa con il ruolo dello Zingaro, in Lo chiamavano Jeeg Robotopera prima di Gabriele Mainetti, in cui l’attore romano (insignito col David di Donatello al Miglior Attore non Protagonista) ha anche dato prova di insospettabili doti canore esibendosi, in una sequenza del film, sulle note di Un’emozione da poco di Anna Oxa.

La musica torna protagonista della carriera di Luca Marinelli quando è chiamato ad interpretare Fabrizio De Andrè nel film tv “Principe libero”: la sua prova otterrà consensi unanimi da pubblico e critica, vista la somiglianza impressionante con il cantautore genovese.

Luca Marinelli tra Theron e Leone

Marinelli, che per amore della collega Alissa Jung si è trasferito a Berlino, è pronto ora a lanciare la sua carriera anche a livello internazionale: presto reciterà al fianco di Charlize Theron nel film Netflix “The Old Guard”. Ma prima girerà (in Italia) Diabolik, il nuovo film dei Manetti Bros. dedicato al ladro gentiluomo dei fumetti. Al suo fianco nei panni di Eva Kant dovrebbe esserci Miriam Leone.

Cinema e letteratura

Tratto dal romanzo omonimo di Jack London, “Martin Eden” non è il primo film in cui Luca Marinelli si fa testimone dell’impatto tra cinema e letteratura: era già accaduto con “Una questione privata”, pellicola del 2017 diretta dai fratelli Taviani e tratta dal romanzo omonimo di Beppe Fenoglio.