Lucio Dalla: lo ricordiamo in 5 indimenticabili canzoni
Lucio Dalla e il 4 marzo. Per i veri fan del cantautore bolognese la primavera inizia oggi, nel giorno del suo compleanno. Nel ricordo di Lucio vediamo insieme 5 brani indimenticabili tratti dal suo vasto repertorio
Lucio Dalla è l’anima di Bologna e Bologna, la sua città, condivide con il resto del panorama musicale italiano un’anima fragile e di rara bellezza, quella di Lucio. Ecco perché tutti i giorni intorno alle 12,00 se si passa in via D’Azeglio si possono sentir suonare i suoi brani più amati. Ecco perché se si passeggia nei pressi di Piazza de’ Celestini, l’ombra impressa sulla facciata della sua storica abitazione, suggerisce forte la sua presenza. Lucio c’è e risponde con la musica.
Il 4 marzo è il giorno del compleanno di Lucio Dalla e il modo più nobile di onorare il suo ricordo è certamente il passare in rassegna alcuni dei suoi brani più amati. Selezionare, cercare, all’interno del vasto repertorio di Dalla è un’impresa davvero ardua, perché in mezzo ad un tesoro culturale tanto ampio, scegliere sembra quasi fare torto. Tuttavia parlare e scrivere di musica è sempre una buona idea, ecco perché noi di Zon.it abbiamo selezionato 5 indimenticabili brani.
4/3/1943 (Storie di casa mia, 1971)
È una storia familiare, estrapolata quasi da un focolare domestico quella tratta dal celebre brano che racconta la nascita di Lucio Dalla. Autoreferenziale nel senso più nobile del termine, la canzone riscosse successo di critica e di pubblico a Sanremo 71. Come spesso accade le luci della notorietà esaltano, ma al tempo stesso rivelano gli aspetti più fragili dell’artista. Con “4/3/1943″ Il mondo conobbe la storia di Lucio Dalla, orfano di padre, lo stesso che “veniva dal mare” e della sua mamma che lo aspettò con amore all’età di soli 16 anni.
Com’è profondo il mare (da Com’è profondo il mare, 1977)
Rispetto alla canzone che gli regalò il successo scritta con un pizzico di nostalgia e di fragile ingenuità, in questa canzone venne fuori l’aspetto più intenso di Lucio Dalla. La sua sensibilità nei confronti dei problemi che affliggono il mondo si riflesse nello specchio di un mare profondo, quello del disagio e del pessimismo. Tuttavia il brano non inneggia lidi depressivi, piuttosto rappresenta una dichiarazione d’amore all’umanità, una lettera al futuro scritta su pentagramma.
Anna e Marco (da Lucio Dalla, 1979)
Tutti abbiamo sognato insieme ad “Anna e Marco” intrappolati entro la gabbia della quotidianità, ma desiderosi di rincorrere la propria libertà. Una poetica rappresentazione dell’amore libero che ha regalato a diverse generazioni la sensazione di toccare il cielo con un dito. “Anna bello sguardo“, “Marco cuore in allarme“, due anime belle che potrebbero rappresentare chiunque e nessuno. “Con un’aria da commedia americana/Sta finendo anche questa settimana” canta Lucio strizzando l’occhio all’utopia di evasione americana, “Ma l’America è lontana/Dall’altra parte della luna/Che li guarda e anche se ride“.
La sera dei miracoli (da Dalla, 1980)
Lucio Dalla con questo brano raccontò un mito antichissimo, quello di sentirsi romano pur non essendo nati nella Capitale. Un bellissimo omaggio in musica alla Roma eterna, sfondo di gloriose epoche e di vili tragedie. Tuttavia una città ospite che rende il viaggiatore o il viandante protagonista di una storia unica, pronta per essere impressa tra un ciottolo del Tevere e l’altro. Forse più che una narrazione rappresentativa delle bellezze della città, con la “Sera dei miracoli” Lucio confessò il suo amore per Roma.
Telefonami tra Vent’anni (da Q Disc, 1981)
Chiudiamo questa breve, ma ponderata rassegna con un brano liricamente iconico. Chi conosce e apprezza Lucio Dalla, avrà canticchiato almeno una volta il motivetto quasi folcloristico di “Telefonami tra Vent’anni“. “Io adesso non so cosa dirti” canta Lucio e in queste parole potrebbero immedesimarsi tantissimi innamorati afflitti dalla piaga della incomunicabilità. Nel testo è racchiuso il mostro del rimorso e al contempo la fiamma del desiderio, quella situazione che spesso si presenta quando non si vuol stare con qualcuno e allo stesso tempo non se ne può fare a meno. Tutta la poesia della contraddizione fanno della scrittura di Lucio Dalla un patrimonio immenso da preservare e senza dubbio divulgare.
ARTICOLO PRECEDENTE
Bloomberg flop al Super Tuesday, ecco i possibili scenari futuri
ARTICOLO SUCCESSIVO
Patrick Melrose, recensione della miniserie disponibile su Prime Video