19 Luglio 2017 - 15:10

Madonna riesce a bloccare la vendita all’asta di alcuni suoi oggetti personali

Madonna

La cantante Madonna è riuscita a bloccare la vendita all’asta di alcuni suoi oggetti personali. Tra questi figurano anche  lettere e slip indossati durante un suo concerto

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Il giudice statunitense, Gerald Leibovitz, ha deciso di bloccare, seppur parzialmente, la vendita all’asta di alcuni oggetti personali della cantante Madonna. Tra questi figurano anche un paio di slip e la  lettera di rottura con l’ex fidanzato, il rapper Tupac Shakur.

La cantante si è stranita, ed ha deciso di bloccare l’asta, quando ha saputo che tra le cose messe in vendita c’era anche la lettera di Tupac: Madonna, infatti, non sapeva di non esserne più in possesso.

La lettera fu spedita dal rapper quando si trovava ancora in prigione. Secondo le stime, la missiva,  avrebbe potuto raggiungere i 400mila dollari (circa 350mila euro). Tupac Shakur e Madonna si frequentavano all’inizio degli anni Novanta ma, sfortunatamente, Tupac morì  durante una sparatoria a Los Angeles nel settembre del 1996.

La lettera è datata gennaio dell’anno precedente, quando il rapper aveva deciso di chiudere la sua relazione con Madonna perché “un rapporto con la star bianca del pop avrebbe potuto nuocere alla sua immagine”. Così è scritto nella lettera.

Ma non solo, tra gli oggetti messi all’asta vi erano anche una spazzola con alcuni capelli della cantante e altre missive in cui descriveva l’attrice Sharon Stone e la cantante Whitney Houston (scomparsa nel 2012 ) “terribilmente mediocri”.

“Il fatto di essere diventata celebre grazie al successo ottenuto nella mia carriera non mi priva del diritto di preservare la mia vita privata, compresi i beni che mi sono cariha scritto Madonna nella sua richiesta –. Ho realizzato, ad esempio, che il mio dna avrebbe potuto essere estratto da uno dei miei capelli ed è estremamente offensivo che il mio dna possa essere messo all’asta” .

Altri oggetti che sarebbero potuti finire all’asta sono lettere private, foto scattate quando era ragazza nella sua casa a Miami e delle audiocassette con registrazioni mai pubblicate. La cantante, nella richiesta al giudice, ha dichiarato di sapere chi avrebbe potuto rubarle i beni: una vecchia amica, che, però, ha negato tutto e si è detta estranea alla vicenda.

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