Governo Meloni: si fissa a 60 euro la soglia per l’obbligo di accettare i pagamenti con Pos
Manovra Meloni: 400 milioni di euro destinati alle richieste della maggioranza sulla Legge di bilancio. Resta a 60 euro la soglia d'obbligo per i pagamenti con Pos. Redatto anche un nuovo capitolo sulla cybersecurity
Bollinata e poi firmata da Sergio Mattarella: è la prima Manovra del nuovo Governo Meloni trasmessa alla Camera. La premier ha inoltre convocato per il prossimo 7 dicembre, a Palazzo Chigi i vari sindacati del lavoro, per discutere ancora della decisione presa.
Si tratterebbe di circa 400 milioni di euro il tesoretto destinato alle richieste della maggioranza sulla Legge di bilancio. A questo proposito, l’articolazione della sessione di bilancio a palazzo Madama dipende dall’andamento dei lavori della Camera: l’esame del Senato si svolgerà presumibilmente fra il 27 e il 29 dicembre.
Risultano poche le modifiche apportate ai 174 articoli a riguardo, contro i 156 dell’ultima bozza. Degna di nota, è la fissazione della soglia di 60 euro dopo la quale si devono accettare i pagamenti digitali con carta e bancomat, senza incorrere in sanzioni. Vengono cancellate due misure: un articolo relativo alle semplificazioni delle procedure di adozione dei fabbisogni standard ed un secondo relativo alla fondazione Enea Tech biomedical. Tra le altre misure, sono previsti 50 milioni per completare la linea C della metropolitana di Roma e 400 milioni per Milano-Cortina 2026.
Altra voce rilevante e innovativa è il capitolo sulla cybersecurity, così come l’intera Sezione II relativa all’approvazione degli stati di previsione dei ministeri. Tra queste misure, un articolo dal titolo “disposizioni diverse” consente al ministero dell’Economia di riallocare i fondi fra i diversi programmi degli stati di previsione e al Ragioniere dello Stato di provvedere alla riassegnazione di fondi.
Presenti al vertice per la manovra del nuovo governo fra la premier Giorgia Meloni e i capigruppo di maggioranza anche Alessandro Cattaneo e Licia Ronzulli (rispettivamente, a capo del gruppo parlamentare di Forza Italia alla Camera e al Senato); Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo (i rappresentanti della Lega a Montecitorio e a Palazzo Madama); Tommaso Foti e Lucio Malan, che guidano i deputati e i senatori di FdI. Era presente anche Maurizio Lupi (capogruppo di Noi moderati alla Camera) e Antonio De Poli, presidente del Gruppo Civici d’Italia al Senato. Assieme a Meloni, per il governo partecipava anche il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida.
“Sull’impostazione della manovra siamo perfettamente d’accordo” ha osservato Malan prima di entrare a Palazzo Chigi, “è una legge di bilancio coraggiosa, coerente con il programma, e andiamo avanti su questo testo”.
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