16 Dicembre 2019 - 14:29

Manovra, stralciata ufficialmente la norma sulla cannabis light

Cannabis Light

Il Senato ha dichiarato inammissibile l’emendamento sulla vendita della cannabis light dal 1 Gennaio. E parte la bagarre in Aula con il centrodestra

Una nuova bagarre su un provvedimento che poteva (e doveva essere) un modo per rinascere. Un modo per conciliare il progresso dell’agricoltura con la lotta alle mafie e alla criminalità organizzata. Il centrodestra, però, non ha recepito nulla di tutto questo. Infatti, arriva un brusco stop per la liberalizzazione della cannabis light. Elisabetta Alberti Casellati ha stralciato la norma grazie al maxi-emendamento in esame al Senato. Dai banchi dell’opposizione si sono levati applausi, che hanno innescato una breve bagarre.

Nonostante la situazione sia naturalmente palese, e che risuoni come un attacco al Governo (soprattutto al Movimento 5 Stelle), la stessa presidente del Senato si è difesa e ha dichiarato la sua imparzialità.
Si è trattata di una valutazione tecnica scevra da condizionamenti politici. Se ritenete questa misura importante per la maggioranza, fatevi un disegno di legge.” ha dichiarato Alberti Casellati.

Immediata la replica del senatore M5S Matteo Mantero, primo firmatario dell’emendamento sulla cannabis light.
Si tratta di una scelta politica, è evidente a tutti: ha ceduto al pressing di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega. Qui l’unica follia è equiparare la cannabis light alla droga: è come sostenere che ci si può ubriacare con la birra analcolica. Per colpa dell’ignoranza di alcuni politici dell’opposizione 12 mila agricoltori e commercianti torneranno a vivere l’incubo della chiusura delle loro attività. Se i sovranisti fossero davvero tali, approverebbero una norma che rilancerebbe l’agricoltura italiana. Invece hanno scelto di fare un regalo alle aziende estere.” ha dichiarato Mantero.