Marcello Mastroianni, una vita per il Cinema
Il 28 settembre 1924 nasceva Marcello Mastroianni, uno tra gli attori italiani più conosciuti e apprezzati all’estero
Tra le stelle del grande Cinema italiano e internazionale è doveroso ricordare Marcello Mastroianni, forse la stella più luccicante nel firmamento degli attori nostrani. Nato a Fontana Liri il 28 settembre 1924, Mastroianni è stato uno degli interpreti migliori della Settima Arte, attivo soprattutto tra gli anni ’60 e ’70 del secolo scorso. Ricordato in particolar modo per essere stato il protagonista di numerose pellicole dirette dal grande regista Federico Fellini, come La dolce vita, 8½, Roma, La città delle donne e per aver recitato in molti film al fianco di Sophia Loren.
E’ stato diretto dai maggiori registi del suo tempo, tra i quali Federico Fellini, Mario Monicelli, Vittorio De Sica, Ettore Scola, Dino Risi, Luchino Visconti, Michelangelo Antonioni, Mario Camerini e tanti altri. È stato per tre volte candidato all’Oscar al miglior attore: per Divorzio all’italiana (1963), per Una giornata particolare (1978) e per Oci ciornie (1988). Ha vinto 2 Golden Globe, 2 Premi BAFTA, 8 David di Donatello, 8 Nastri d’argento, 5 Globi d’oro e un Ciak d’oro. È inoltre l’unico attore, insieme a Jack Lemmon e Dean Stockwell, ad aver ottenuto in due diverse occasioni il Prix d’interprétation masculine al Festival di Cannes, nel 1970 per Dramma della gelosia e nel 1987 per Oci ciornie. Ha vinto per ben due volte la Coppa Volpi alla Mostra internazionale d’arte cinematografica per Che ora è? e Uno, due, tre, stella!. Nel 1990 gli è stato conferito il Leone d’oro alla carriera.
FILM CULT CON MARCELLO MASTROIANNI
La dolce vita
Film del 1960 diretto da Federico Fellini, vincitore della Palma d’oro al 13º Festival di Cannes e vincitore dell’Oscar per i costumi. Protagonista è Marcello Rubini (Marcello Mastroianni), un giornalista romano che s’occupa di servizi scandalistici, ma coltiva l’ambizione di diventare scrittore. Cinico e disincantato, è protagonista di sette episodi che narrano la «dolce vita» della Roma a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta.
Divorzio all’italiana
Film del 1961 diretto da Pietro Germi. Presentato in concorso al Festival di Cannes 1962, vinse il premio come miglior commedia, e ottenne anche tre candidature all’Oscar vincendo la statuetta per la miglior sceneggiatura originale. Nell’ipotetica città siciliana di Agramonte vive il barone Ferdinando Cefalù, detto Fefè. L’uomo è coniugato da dodici anni con l’assillante Rosalia, una donna ardente d’amore per lui ma per la quale aveva perso ogni attrazione. Nel frattempo, è innamorato della propria cugina, la sedicenne Angela. La legge italiana non ammette il divorzio, ma è ancora previsto il delitto d’onore, un caso di omicidio punito con pena più mite e molto frequente in Sicilia.
8½
Film del 1963 co-scritto e diretto da Federico Fellini. È considerato uno dei capolavori di Fellini ed una delle migliori pellicole cinematografiche di tutti i tempi, fonte d’ispirazione per generazioni di registi. Guido Anselmi (Mastroianni), un affermato regista di quarantatré anni, sta elaborando il suo prossimo film. Egli si trova a trascorrere un periodo di riposo in una stazione di cure termali (il set reale fu ambientato nel Lazio, e principalmente a Roma). Guido cerca in quella località di coniugare i propri problemi fisici (stanchezza cardiaca) con quelli della produzione del film, ancora allo stato di preparazione.
Matrimonio all’italiana
Tratto dalla commedia teatrale di Eduardo De Filippo, Filumena Marturano e diretto da Vittorio De Sica. Interpretato dalla coppia più formidabile del cinema nostrano, Sophia Loren – Marcello Mastroianni, il film racconta la storia di donna Filumena, ex prostituta di Napoli che si innamora di un suo cliente, il ricco imprenditore Domenico Soriano.
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