17 Luglio 2017 - 18:41

Giffoni Experience 2017, Marco Giallini: “Il segreto è emozionare, sempre”

Giffoni Experience 2017, ospite l’attore Marco Giallini, che è stato protagonista di una conferenza stampa e della Masterclass presso l’Antica Ramiera

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L’attore italiano Marco Giallini è stato uno degli attesi ospiti della quarta giornata del Giffoni Experience 2017. Con grande simpatia si è fermato in Sala Stampa a rispondere alle domande dei giornalisti. Numerose le domande sui suoi futuri progetti e sulla sua gavetta. L’attore ha dimostrato di non prendersi mai troppo sul serio, rispondendo a colpi di sarcasmo e ironia.

“Non considero la mia una gavetta” – ha dichiarato Giallini durante la conferenza – a me il teatro piace e devo dire che avrei potuto continuare a far quello per il resto del tempo. Il cinema e la televisione è stato un di più e lo dico senza falsa modestia” Sul cinema italiano invece, si è dimostrato abbastanza critico, sempre nel modo scanzonato che lo contraddistingue.

Per fare questo lavoro ci vuole talento e la verità è che la maggior parte di chi lo fa non ne ha. Non credo però che ci sia pochezza nel nostro cinema, sicuramente non da parte di molti giovani registi”. L’attore ha continuato a parlare di cinema e delle carenze che secondo lui ci sono nel settore: “quello che ho già detto è che la differenza fra il cinema italiano e il cinema statunitense è che loro costruiscono un ponte da milioni di dollari per poi farlo esplodere durante le riprese, mentre i nostri film iniziano col bar di periferia, l’uomo che prende qualcosa da bere e l’amico che entra all’improvviso nel locale raccontandogli incredulo un accadimento recente”

“Ai giovani dico di non prendersi troppo sul serio.” – ha detto in chiusura – “Io avevo un sogno, ma non era il sogno della vita. Questo l’ho capito dopo. Nella vita ci sono altre cose”.

MasterClass

Una masterclass dal tono leggero e divertente quella che ha visto protagonista Marco Giallini, questo pomeriggio, presso l’Antica Ramiera.

Si racconta così l’attore romano, tra una risata e l’altra, schernendosi e prendendosi un po’ in giro. Romano doc e grande appassionato di cinema e teatro si apre ai giovani partecipanti rivelando il suo percorso verso il successo.

Un viaggio lungo e spesso non semplice: “E’ stata dura ho iniziato con il teatro, di giorno lavoravo e di sera recitavo- sottolinea Giallini- la verità è che oltre al talento ci vuole qualcosa di più”.

L’attore romano, candidato per sei volte sia ai David di Donatello, che ai Nastri d’argento, premio vinto per i film ACAB, Tutta colpa di Freud e Perfetti Sconosciuti, ricorda i tempi dell’infanzia, quasi con tono malinconico rimarcando la fatica e l’impegno speso per raggiungere il suo sogno. Un invito che nasce spontaneo quasi in tono confidenziale: “Il segreto per riuscire in ogni lavoro è mescolare oltre al talento l’emozione, il sentimento. Un attore deve trasmettere emozioni forti, deve coinvolgere ed emozionare lo spettatore“.

Durante l’incontro Giallini riprende l’esperienza professionale vissuta durante le ripresa di Se Dio vuole pellicola del 2015 regia di Edoardo Falcone:Un film che mi è entrato nel cuore, mi colpì già dalla prima lettura -rivela l’attore- Questo film  è stato una sfida per me, avrei potuto scegliere la parte di Gassmann ma era troppo semplice.”

Un incontro dal carattere brioso e ricco di tanti aneddoti divertenti che raccoglie diverse realtà, se da un lato troviamo il successo dall’altro incontriamo un tragitto che richiede tanto coraggio e determinazione.

Marco Giallini conclude salutando i giovani in sala con la promessa di tornare al più presto: “Mi piace stare in mezzo ai giovani, sono il futuro e come tale deve essere rispettato e protetto”.

 

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