8 Settembre 2018 - 18:20

Mattarella: “Europa sia casa solida contro spinte dissociative”

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Nel suo telegramma inviato al Forum Ambrosetti a Cernobbio, Mattarella è tornato sulla necessità di un’Europa unita contro le spinte dissociative

Nel corso del tradizionale Forum Ambrosetti a Cernobbio, Mattarella ha inviato un messaggio in cui ha avuto l’occasione di ribadire la sua idea di Europa e l’importanza di questa anche per la stabilità e il futuro dell’Italia.

Partendo prima di tutto dalle elezioni europee, che vedranno i cittadini “compiere scelte fondamentali su politiche e istituzioni; dal bilancio comune alla governance economica dell’area euro“, Mattarella non ha lesinato critiche all’atteggiamento di alcuni governi. Essi, rileva infatti il capo dello Stato, “hanno l’onere di contribuire con atteggiamenti e proposte costruttive a garantire il miglior funzionamento dell’Unione aggiornandone le priorità“. “La posta in gioco” ha proseguito Mattarella “è molto elevata: un’Europa all’altezza delle sfide che i popoli hanno dinanzi è la soluzione adeguata per evitare i singoli paesi di scivolare nell’irrilevanza per consentire loro, invece, di partecipare autorevolmente di nuove e più appropriate regole internazionali“.

In ultima istanza, il Presidente della Repubblica ha sottolineato la necessità di difendere l’Europa per difendere i valori che essa incarna, difendendo lo stato di diritto contro color che, anche nel territorio europeo, oggi lo mettono in pericolo: “Per ben custodire il futuro dei nostri popoli è indispensabile riaffermare i valori fondamentali alla base delle libere scelte che hanno portato all’Unione Europea: libertà, stato di diritto, democrazia, uguaglianza, solidarietà, rispetto della dignità umana“.

In un accenno sul fenomeno dell’immigrazione, il Capo dello Stato non ha nascosto che l’UE debba dotarsi “di regole che sappiano affrontare in modo adeguato la questione migratoria“, con “ambizioni all’altezza dei tempi e delle sfide, a partire dal rafforzamento di progetti fondamentali dell’integrazione come l’eurozona, alle questioni della politica estera e di difesa, al potenziamento delle politiche di coesione e crescita con strumenti che consentano di gestire con efficace solidarietà le trasformazioni produttive e le sofferenze sociali, alla predisposizione di regole che sappiano affrontare in modo adeguato la questione migratoria“.

 

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