2 Marzo 2022 - 09:35

Mercoledì delle Ceneri: storia e significato

La cenere cosparsa sul capo dei fedeli in questo giorno, si ottiene bruciando i ramoscelli benedetti durante la Domenica delle Palme dell'anno precedente

Mercoledì delle ceneri

Con il mercoledì delle Ceneri, si apre ufficialmente il periodo di penitenza della durata di 40 giorni che porterà alla Pasqua.

Il rito cattolico legato a questa giornata (per onorare la quale Papa Francesco ha chiesto ai fedeli un digiuno per la pace) è altamente simbolico: l’officiante pone infatti sul capo di tutti i fedeli uno sbuffo di cenere, ottenuta bruciando i ramoscelli della domenica delle Palme dell’Anno precedente, per ricordare loro la caducità di tutte le cose terrene, nel solco delle parole con cui Dio si rivolge ad Adamo nella Genesi dopo il peccato originale: “Ricordati che polvere sei e polvere ritornerai”.

Nella vita di Gesù, poi, il mercoledì delle Ceneri ha un’importanza campale: le Sacre Scritture vogliono infatti che Egli, proprio a partire da questo giorno, trascorse 40 giorni nel deserto tra il digiuno e le tentazioni del maligno che resero ancora più fervida la sua fede, fino a farsi crocifiggere per la salvezza dell’umanità intera.

Il numero 40, a ben vedere, è una costante delle Sacre Scritture: tanti giorni rimase Mosè sul Monte Sinai, tanto durò il diluvio universale; 40 giorni, infine, trascorsero tra la Resurrezione di Gesù e la sua Ascensione al Cielo.

Dal punto di vista del Calendario, il mercoledì delle Ceneri non ha una data fissa e dipende dal periodo in cui cade la Pasqua. Pasqua che si dice bassa se viene celebrata dal 22 marzo al 3 Aprile, media dal 3 al 13 Aprile, e alta fino al 25 Aprile. Quella del 2022 è dunque una Pasqua “alta” poiché fissata il 17 Aprile.