Messico, strage di mormoni: uccise 12 persone
Strage di mormoni a Città del Messico, uccise 12 persone tra cui donne, bambine e neonati. Alcuni di loro trovati bruciati vivi in auto
Un’efferata strage si è consumata a Città del Messico dove, tra gli stati di Chihuahuahua e Sonora, 12 persone tra donne bambini e neonati sono stati uccisi in un attacco a fuoco. Le vittime facevano tutte parte della comunità dei mormoni. Secondo la Polizia locale si tratta di un attacco portato a termine dai cartelli della droga. A denunciare il fatto, un parente delle vittime, Julian LeBaron. Suo fratello era Benjamin Lebaron, fondatore di un gruppo di lotta al crimine chiamato SOS Chihuahuahua. Fu assassinato dai cartelli della droga nel 2009.
Stando alla testimonianza di LeBaron, una delle vittime si stava recando all’aeroporto quando è stata aggredita e uccisa in auto insieme a 4 figli. Il tutto a Rancho de la Mora, zona frequentata da malviventi. Il veicolo è stato ritrovato bruciato con all’interno i corpi delle vittime. Altri cinque bambini sono riusciti a fuggire ed una ragazza risulta scomparsa dopo aver tentato di nascondersi nel bosco.
La comunità colpita è stata quella dei discendenti dei mormoni fuggiti dagli Stati Uniti a partire dal XIX secolo a causa di alcune loro particolare abitudini e usanze, come la poligamia. Alcuni di loro, proprio per questo, godono di una doppia cittadinanza, quella messicana e quella americana.
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