1 Dicembre 2020 - 17:05

Mihajlovic inedito: “Sono nato due volte, ho imparato a piangere”

Bologna Mihajlovic

Sinisa Mihajlovic presenta il suo libro “La partita della vita” e svela come la malattia lo ha cambiato: “Con questa malattia ho imparato a tirare fuori le emozioni”

E’ un Sinisa Mihajlovic inedito quello che si racconta in una lunga intervista rilasciata a Sky Sport in occasione della presentazione del suo libro “La partita della vita”, scritto con il giornalista Andrea di Caro. Il tecnico del Bologna infatti parla della malattia che lo ha colpito e di come ha reagito trasformandosi in una persona nuova.

La vita è una cosa meravigliosa – inizia Miha io praticamente sono nato due volte, la prima il 20 febbraio del 1969 e la seconda il 29 ottobre del 2019, a 50 anni di distanza. Vedere un uomo duro che piange fa tenerezza. Con questa malattia ho imparato a tirare fuori le emozioni, ho imparato a piangere e non mi vergogno di farlo: nessuno deve vergognarsi di farlo”

Molto toccante poi il passaggio sui primi giorni dopo la scoperta della malattia e i momenti passati in ospedale: Io avevo voglia di vivere, di combattere. Non potevo permettermi di andare via. Non potevo permettermelo per mia moglie, per i figli, per mia madre. Non è quello il giusto ciclo.  Il momento più bello era il risveglio la mattina, dopo la notte passata da solo coi propri pensieri. La paura? Certo, avevo paura. Sognare, anche diverse volte, il proprio funerale è strano. Ma non ho mai perso la speranza, legata alla mia voglia di combattere: mi nutrivo del mio coraggio.

Mihajlovic poi parla anche del suo nuovo nemico che sono gli attacchi di panico: So quando mi arrivano e so come domarli. Ora. All’inizio invece, mi hanno colto di sorpresa. Mia moglie in passato li ha avuti e io le dicevo sempre: ‘ma scusa, se sai che è un attacco di panico, perché ti spaventi? La prima volta non ho capito, la seconda invece sapevo bene che era un attacco di panico ma non riuscivo a gestirlo. Mi sembrava come se stessi per morire… Adesso invece, appena sento i primi segnali, cerco di non pensarci e dopo qualche minuto mi passa.”