29 Marzo 2020 - 17:43

Boccia: “Le misure saranno prorogate oltre il 3 Aprile”

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Il Ministro delle Autonomie e degli Affari Regionali Francesco Boccia a SkyTg24: “Riaccendere un interruttore per volta. Si marcia insieme”

Il Ministro per le Autonomie e gli Affari Regionali Francesco Boccia ha fatto il punto sull’emergenza Coronavirus, ospite questo pomeriggio del rotocalco di Maria Latella “L’Intervista” su SkyTg24 asserendo che quasi certamente le misure in vigore fino al tre Aprile saranno sicuramente prorogate. I tempi li deciderà il Consiglio dei Ministri sulla base dell’istruttoria della comunità scientifica”.

Il deputato Pd sembra poi rispondere indirettamente alla volontà controcorrente dell’ex compagno di casacca Matteo Renzi quando non esita a definire irresponsabile ed inopportuna l’idea che tutto il sistema Italia possa essere riaperto a stretto giro: “Tutti vogliamo tornare alla normalità, ma prima dobbiamo riaccendere un interruttore per volta”, afferma Boccia il quale anticipa quale potrebbe essere la linea dell’esecutivo in questo senso; priorità alla messa in sicurezza delle terapie intensive e del sistema sanitario, poi la ripartenza di alcune attività produttive ed infine il ritorno alla socialità dei cittadini.

Il Ministro su quest’ultimo punto (avallando un’idea già caldeggiata dal Corriere questa mattina): “Non escludo che gli scaglioni anagrafici possano essere un metodo”.

Sul capitolo risorse, Boccia è più limpidamente ottimista: “Sono sicuro che la crisi per quanto riguarda i dispositivi di protezione personale sarà superata”

E ancora: “Esteri e Difesa stanno facendo un lavoro straordinario per assicurare l’arrivo di mascherine da tutto il mondo”; la Cina, in particolare, ha risposto presente facendo arrivare 150 milioni di mascherine che saranno consegnate settimanalmente.

Altra nota positiva, le terapie intensive: dall’inizio dell’epidemia i posti sono stati quasi raddoppiati e “nel giro di una settimana saremo al 100%”, assicura il Ministro Boccia in collegamento su SkyTg24, “E’ stato un lavoro fatto con l’impegno dello Stato e delle Regioni”.

Alcuni governatori, Zaia e Fontana  su tutti, non sembrano però aver gradito lo scivolone di Boccia che, nel parlare del rapporto tra potere centrale e potere locale, ha detto che “le Regioni da sole sarebbero crollate”.

Il diretto interessato dribbla le polemiche appellandosi al  realismo,“Se l’autonomia è sussidiarietà è un conto, se fare da soli significa fare meglio allora no, perché crolli” “(…) “Durante un’emergenza uno Stato ha la forza di acquistare in giro per il mondo, una forza che le Regioni non hanno”, e ad un senso di co-responsabilità che deve essere condiviso da tutte le forze di Governo (maggioranza e opposizione): “Adesso si marcia tutti insieme, poi dopo ci sarà il confronto politico e parlamentare”