Mogherini: emergenza immigrati è un dovere morale
Mogherini all’ONU lancia un monito: crisi dei migranti nel Mediterraneo è un’emergenza globale. Necessaria un’azione coordinata tra le Nazioni Unite e l’UE
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Debellare l’emergenza immigrati è un “dovere morale”. Questo il messaggio che l’Alto Rappresentate per la politica estera dell’Ue, Federica Mogherini, lancia alla seduta dei 15 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite tenutasi lunedì scorso a New York. Lady Pesc ha sottolineato l’urgenza della questione, ponendo l’accento, in particolare, sulla necessità di un’azione coordinata a livello globale configurando così l’emergenza immigrati come una questione di portata internazionale. La crisi nel Mediterraneo, infatti, costituisce sì un problema europeo, ma anche e soprattutto un problema mondiale. L’Europa, e in particolare l’Italia, hanno bisogno del sostegno di tutta la comunità internazionale.
”Una soluzione reale in Libia prevede una partnership con un governo di unità nazionale” così ha affermato la Mogherini. Nel frattempo salvare vite umane e combattere i trafficanti restano una priorità. Lo stesso rappresentante speciale delle NU per la migrazione internazionale, Peter Sutherland, ha riconosciuto il bisogno di un’azione collettiva incentrata prima di tutto sulla necessità di salvare vite umane, altrimenti ci si troverà dinanzi ad un “fallimento morale di prim’ordine”. A tal proposito è stata messa a punto una strategia europea, illustrata da Lady Pesc proprio nel corso della riunione, per affrontare l’emergenza migranti. Il piano prende in considerazione la possibilità di un intervento militare europeo contro le imbarcazioni dei migranti che devono essere messe fuori gioco, così come deve essere messo fuori uso il traffico illegale di uomini. La posta in gioco per le criminalità organizzate, infatti, è molto alta. Il traffico illegale di persone è oggi più redditizio rispetto al traffico di armi o di sostanze illecite.
Federica Mogherini ha però precisato che l’Europa intende agire nel massimo rispetto della legge internazionale. Pertanto la speranza è che la proposta Ue venga convertita nel testo di una risoluzione delle Nazioni Unite e approvata al più presto. A riguardo, nell’ambito del Consiglio di Sicurezza, i paesi europei hanno dato la loro disponibilità all’attuazione del piano e il compito di redigere una bozza della risoluzione è stato affidato al Regno Unito. Invece, manca ancora il via libera di Stati Uniti, Russia e Cina.
Intanto la proposta europea sarà presentata nei prossimi giorni al Consiglio Europeo e, probabilmente, già in quell’occasione ci sarà la possibilità di prendere subito una decisione. Tuttavia, al momento manca il consenso dell’ambasciatore libico, Ibrahim Dabbashi, il quale, in un intervista rilasciata all’Ansa, ha dichiarato: “non permetteremo un’azione militare in Libia. Consentiremo solo un’azione coordinata tra l’Ue ed il governo legittimo di Tobruk, che sia un’azione umanitaria”.
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